28/10/2016 - 13:20

Cop22 Marrakech: nuovo piano di sviluppo rinnovabili per la Tunisia

In vista della prossima Cop22 a Marrakech, dal 7 al 18 novembre, la Tunisia sta lavorando ad un nuovo piano energetico a basse emissioni di carbonio. L'annuncio è arrivato durante il convegno internazionale "Accelerare l'efficienza energetica nella regione Mena: road to Cop22".
La Tunisia anticipa i tempi e a poco più di una settimana dall'apertura della Cop22 di Marrakech annuncia di lavorare ad un nuovo piano di sviluppo delle rinnovabili. L'annuncio arriva direttamente dal Ministro dell'Energia tunisino Hela Sheikhrouhou. Negli ultimi anni la Tunisia ha compiuto passi da gigante da un punto di vista economico, concentrando gli sforzi sulla capacità di attrarre investimenti ed ha capito il ruolo che l'efficienza energetica può svolgere in questo momento storico. Attualmente il governo di Tunisi impiega il doppio dell'energia rispetto alla media stabilita dall'Ocse per produrre un dinaro di prodotto interno lordo (Pil). La Cop22 è il momento migliore per presentare al mondo intero i loro progetti a basse emissioni di carbonio. Il Ministro Sheikhrouhou ha commentato così l'annuncio del nuovo piano: "Entro due settimane inizieremo la preparazione del primo piano di investimenti in materia di energia rinnovabile. Un elenco di progetti sarà annunciato a breve e riguarderà in primo luogo la produzione indipendente di energia rinnovabile da parte del settore privato, ampliando le attività dell'ente elettrico e del gas tunisino. Il piano avrà un costo di circa 815 milioni di euro".
 
"La Tunisia, sta lavorando per un basso tenore di emissioni di carbonio e un'economia resistente ai cambiamenti climatici e offre grandi opportunità di investimento nei settori dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili, della lotta contro gli effetti dei cambiamenti climatici che ha un impatto sull'agricoltura e sulle risorse idriche". "Aumentare l'efficienza energetica - ha detto Sheikhrouhou - permette di facilitare i sussidi per l'energia e ri-distribuire queste risorse in altri settori prioritari, quali l'istruzione e la sanità".
Tommaso Tautonico
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