06/04/2018 - 11:56

Compost goal: Puglia, Basilicata e Campania si sfidano per la raccolta differenziata dell'organico

Una sfida tra i comuni di Puglia, Basilicata e Campania che conferiscono la frazione organica nell'impianto Progeva di Laterza per premiare i comportamenti virtuosi delle municipalità delle tre regioni che conferiscono la migliore raccolta differenziata della frazione organica.

raccolta differenziata dell'organico

Ai nastri di partenza gli oltre 60 comuni di Puglia, Basilicata e Campania per “Compost Goal”, il programma di misurazione di performance concepito da Progeva Srl, Novamont e Consorzio Italiano Compostatori (CIC) per premiare i comportamenti virtuosi delle municipalità delle tre regioni che conferiscono la frazione organica presso l’impianto di compostaggio Progeva di Laterza, in provincia di Taranto. L’iniziativa nasce a valle delle analisi condotte dal CIC negli impianti di compostaggio in cui vengono conferiti i rifiuti organici di Puglia, Basilicata e Campania. I risultati delle indagini merceologiche hanno infatti evidenziato un forte problema di qualità del raccolto visto che, in media, più del 40% dei rifiuti umidi risulta conferito con sacchi non compostabili: totalmente inidonei alla raccolta dell’organico i sacchi non compostabili devono essere eliminati per non inquinare la frazione, facendo così aumentare vistosamente i costi di raccolta per i cittadini.

Le problematiche relative alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti urbani rappresentano una delle grandi priorità ambientali dei nostri tempi poiché coinvolgono tutti gli ambiti sociali e territoriali, dalle campagne al tessuto urbano e certamente la raccolta differenziata della frazione organica assume un’importanza strategica ai fini della sostenibilità ambientale della gestione dei rifiuti. L’uso del sacco biodegradabile e compostabile (destinato soprattutto all’utilizzo per i contenitori della raccolta differenziata) è uno strumento fondamentale per una raccolta differenziata della frazione organica di qualità. Attraverso l’uso delle bioplastiche si può migliorare la quantità e la qualità del rifiuto organico, favorendo la sua trasformazione da rifiuto a compost, prezioso ammendante che può essere restituito al suolo, chiudendo in questo modo il ciclo del carbonio.

Il progetto “Compost goal” durerà dal 1° giugno 2018 fino al 31 maggio 2019; nell’arco di questo periodo ben quattro analisi merceologiche misureranno le performance di raccolta dei singoli comuni, secondo due criteri specifici:
a) media analisi merceologiche rifiuti umidi (CER200108) e/o rifiuti dei mercati (CER200302) – percentuale di impurità;
b) numero di sacchetti biodegradabili e compostabili a norma UNI EN 13432:2002 presenti nelle analisi merceologiche.
Il premio – una fornitura gratuita di sacchi e shopper biodegradabili e compostabili da distribuire ai cittadini – verrà attribuito ai due comuni che avranno fatto registrare il miglior punteggio rispetto ai due parametri di misurazione.

I comuni che aderiranno all’iniziativa si impegneranno ad adottare le soluzioni idonee ad aumentare la qualità della propria raccolta differenziata della frazione organica, ricevendo dagli organizzatori del contest tutti gli strumenti utili per sensibilizzare i cittadini sul tema e sessioni di formazione tecnica ad hoc.
Secondo Stefano Mambretti, Market Developer Waste Management di Novamont, “I sacchi in bioplastica biodegradabile e compostabile per la raccolta dei rifiuti organici sono uno strumento fondamentale per togliere questa tipologia di rifiuto dalla discarica e trasformarla in un compost di qualità, privo di inquinamento da plastica”.
In Europa vengono prodotte 96 milioni di tonnellate di rifiuti organici, ma di queste 66 milioni vengono ancora conferite in discarica, generando un costo enorme da un punto di vista economico e ambientale. Se questo rifiuto fosse trasformato in compost di qualità potrebbe invece apportare un enorme contributo alla decarbonizzazione e essere un driver di fertilità fondamentale per i suoli. “Separare correttamente la sostanza organica utilizzando i sacchi in bioplastica biodegradabile e compostabile secondo lo standard UNI EN 13432 significa ottenere compost di qualità, ridurre i costi di raccolta e, per le amministrazioni, recuperare risorse da reinvestire. Ci auguriamo che attraverso “Compost goal” i cittadini pugliesi, lucani e campani maturino una nuova consapevolezza sul valore della corretta raccolta differenziata dei rifiuti umidi”, ha concluso Mambretti.

La bioplastica biodegradabile e compostabile al termine del suo ciclo di vita, grazie all’attività di microrganismi, si trasforma in sostanze più semplici - acqua, anidride carbonica e metano - senza rilasciare sostanze inquinanti e, riciclata con la frazione umida dei rifiuti, diventa compost, un prodotto molto prezioso per aumentare la fertilità del suolo e combattere così il problema della desertificazione. Il tema della lotta alla desertificazione verrà affrontato oggi da Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, nel corso del suo intervento all’incontro “Verso una rete internazionale per l’ecologia integrale. Saperi e impresa a confronto” in svolgimento dal 6 al 7 aprile presso la Camera di Commercio di Taranto, sotto l’egida della Pontificia Università Antonianum.

Marilisa Romagno
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