17/09/2020 - 18:19

Clima: passo avanti della Commissione UE, ma non chiarisce il reale obiettivo di riduzione delle emissioni

Il taglio del 55% delle emissioni non è in linea con la scienza, l'opinione pubblica e la realtà dell’emergenza climatica. Il WWF chiede un obiettivo per il 2030 che arrivi almeno il 65%.

emissioni CO2

La presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha annunciato un aumento dell'obiettivo climatico per il 2030, che prevede una riduzione delle emissioni del 55%. Nonostante questo sia un passo avanti cruciale, non è ancora sufficiente per affrontare la gravissima crisi climatica: il WWF chiede un obiettivo per il 2030 che arrivi almeno il 65%.

Oltretutto  potrebbe esserci un trucco nell'obiettivo suggerito dalla Commissione, trucco che lo renderebbe meno ambizioso di quanto sembri: non è chiaro, infatti,  se la proposta finale trasformerà l'attuale obiettivo di "emissioni" in un obiettivo di “emissioni nette” - il che significa che verrebbe incluso l'assorbimento di anidride carbonica da parte delle foreste e del suolo. Se così fosse, questo non solo sarebbe in contrasto con la stessa Legge sul Clima in corso di approvazione a livello UE, che non fa riferimento alle rimozioni di CO2 come parte integrante dell'obiettivo, ma, peggio ancora, falserebbe fortemente le ambizioni UE sul clima.

Per il WWF, l’obiettivo di riduzione del 55% è ancora lontano da quello che chiedono la scienza, l’opinione pubblica e da quello che impone la crisi climatica che molti stanno già vivendo. L'accordo di Parigi quest’anno compie cinque anni: l'UE deve onorare il suo spirito e gli impegni assunti nel 2015.

Le richieste del WWF:
· Un obiettivo di riduzione delle emissioni pari al 65% entro il 2030.
· Un obiettivo separato per gli assorbimenti netti nazionali nel settore delle foreste e del suolo, da raggiungere attraverso il ripristino della biodiversità dei boschi e degli altri ecosistemi naturali.
· Nessuna estensione del sistema di scambio di emissioni UE (ETS) ai trasporti e agli edifici, perché questo comprometterebbe gli sforzi nazionali in materia di clima e rischierebbe di esacerbare la fuel poverty.
· Una seria riforma delle politiche sulla bioenergia dell'UE, che rappresentano una grave e continua minaccia per le foreste e il clima globale.

Tommaso Tautonico
autore
Articoli correlati
  • Leggi
    01/01/2013 - 01:00
    Ambiente
    -40% di emissioni in Europa? Possibile ma serve volontà politica

    A pochi giorni dall'appuntamento delle Nazioni Unite a Copenhagen, viene presentato oggi in tutta Europa il rapporto "Europe's share of the Climate Challenge - Domestic actions and International obligations to protect the planet", uno studio commissionato dagli Amici della Terra Europei allo...

  • Leggi
    01/01/2013 - 01:00
    Ambiente
    80/95% di CO2 in meno entro il 2050, ecco l'impegno della UE

    Il Consiglio "Ambiente" dell'Unione europea, riunito in Lussemburgo, ha rinnovato il proprio impegno a favore di un taglio drastico delle emissioni climalteranti in pieno accordo con le linee dettate in materia di lotta al riscaldamento globale stabilite in sede internazionale.

  • Leggi
    01/01/2013 - 01:00
    Ambiente
    ''Non solo a tavola'' nuovo studio del wwf per una dieta di Co2

    In Inghilterra l'industria alimentare responsabile del 30% delle emissioni di CO2 mentre ogni italiano emette 'per la tavola' 1778 kg di CO2 equivalente ogni anno. Sul sito del WWF Italia il test per fare la 'dieta di CO2' con un carrello della spesa intelligente.

  • Leggi
    01/01/2013 - 01:00
    Ambiente
    Emissioni CO2: progressi ma non basta

    Nel 2009 i produttori di auto hanno ridotto, in media, le emissioni di CO2 dei modelli complessivamente venduti sul mercato europeo del 5,1%, portando la media di settore a 145,7 gCO2/km e facendo registrare un salto in avanti rispetto agli obiettivi europei fissati con la direttiva sulla CO2 delle...