05/08/2015 - 10:26

Clima: Obama presenta il "Clean Power Plan". Ecco cosa prevede

"Abbiamo l'obbligo morale di lasciare ai nostri figli un pianeta non inquinato o danneggiato". Con queste parole il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha presentato il "Clean Power Plan", il piano per limitare le emissioni di gas serra dalle centrali elettriche in tutta la nazione.
"Abbiamo già impostato i limiti che proteggono la salute pubblica attraverso la riduzione della fuliggine e di altre sostanze tossiche, ma fino ad ora, le centrali elettriche, la più grande fonte di emissioni di carbonio negli Stati Uniti, hanno potuto rilasciare carbonio tanto quanto volevano" ha detto Obama presentando il documento che punta a ridurre le emissioni di anidride carbonica del 32 per cento rispetto ai livelli del 2005 entro il 2030. 
 
Ma vediamo cosa stabilisce e quali sono le priorità messe a punto dal documento di Obama. In primo luogo il piano punta a fornire significativi benefici per la salute pubblica. Il Clean Power Plan, e le altre politiche messe in atto dall'amministrazione Obama per un settore energetico più pulito, si propone di ridurre le morti premature dovute emissioni delle centrali elettriche di quasi il 90 per cento nel 2030 rispetto al 2005 e diminuire gli inquinanti che contribuiscono alla creazione di fuliggine e smog. Il Clean Power vuole inoltre evitare fino a 3.600 morti premature, ridurre di circa 90.000 casi gli attacchi di asma nei bambini, ed evitare 300.000 giornate di lavoro e di scuola perse.
 
Il pianto si propone inoltre di creare decine di migliaia di posti di lavoro ed aumentare notevolmente gli investimenti nelle tecnologie energetiche pulite aumentando del 30 per cento di più la produzione di energia da fonti rinnovabili entro il nel 2030. Ma non è tutto. Tra gli obiettivi principali del documento firmato da Obama c'è anche la diminuzione di quasi 85 dollari all''anno sulla bolletta energetica degli americani entro il 2030, oltre ai maggiori investimenti nei settori dell'energia eolica e solare che puntino alla riduzione delle emissioni al 17 per cento rispetto ai livelli del 2005 entro il 2020 e al 26-28 per cento rispetto ai livelli del 2005 entro il 2025.
 
 "Il nuovo piano annunciato da Barack Obama per la riduzione delle emissioni inquinanti e lo sviluppo delle rinnovabili rappresenta una svolta per il Pianeta che ci avvicina a un risultato positivo alla Cop 21 di Parigi.
Se oggi l'amministrazione americana prende un impegno senza precedenti per avviare gli Stati Uniti, tra i maggiori emettitori di Co2 al mondo, verso un'economia con minore impatto sull'atmosfera, lo si deve anche al ruolo di 'apripista' dell'Europa, che proprio sul contrasto al surriscaldamento globale ha mostrato il suo volto migliore: non quello delle divisioni e degli impegni generici, ma quello del senso comune di responsabilità e dei target ambiziosi" ha commentato il nostro ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti.
 
"Il piano per limitare le emissioni di gas serra dalle centrali elettriche annunciato dal Presidente Obama rappresenta un impegno senza precedenti nella lotta al riscaldamento globale. Si tratta di un'ottima notizia che arriva nello stesso giorno in cui i 193 Paesi membri delle Nazioni unite hanno concordato la nuova agenda di sviluppo globale, una nuova strategia valida per i prossimi 15 anni, costruita attorno a 17 grandi obiettivi che mirano a mettere fine alla povertà, promuovere il benessere dei cittadini e proteggere l'ambiente. Adesso la palla passa all'Europa che, sono certa, saprà fare la sua parte in vista del prossimo vertice di Parigi ‪#‎Cop21‬" ha aggiunto il sottosegretario all'Ambiente, Silvia Velo. 
Rosamaria Freda
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