04/09/2016 - 14:06

Clima, Cop21: Cina e Usa firmano accordo su cambiamenti climatici. Obama: "abbiamo deciso di salvare il Pianeta"

Anche la Cina e gli Stati Uniti hanno finalmente deciso di schierarsi a favore della tutela dell'ambiente.
 
 
I due maggiori Paesi inquinamenti del Pianeta hanno infatti sottoscritto l'accordi di Parigi, meglio noto come Cop21, sulla lotta ai cambiamenti climatici. A renderlo noto sono stati il presidente cinese cinese Xi Jinping e quello americano Barack Obama subito dopo l'arrivo ad Hangzhou per il vertice G20. 
 
L'accordo, frutto della conferenza sull clima che si è tenuta lo scorso dicembrea Parigi e che ha visto i rappresentanti di 195 Paesi riunirsi per discutere delle misure da mettere in atto per combattere il fenomeno dei cambiamenti climatici. è finalizzato a regolare le emissioni di gas ad effetto serra, note per essere le maggiori responsabili dell'aumento della temperatura del pianeta. 
 
In particolare il documento si pone obiettivo di lungo termine quello di limitare l'incremento della temperatura entro i 2°C al 2100 rispetto ai livelli preindustriali mettendo in atto politiche, misure e strategie nazionali che dovranno essere aggiornate ogni cinque anni a pratire dal 2020. L'accordo pone inoltre l'accento su due concetti fondamentali: la differenziazione e la finanza per il clima. La prima è intesa come la possibilità che gli obblighi dei Paesi che aderiscono al nuovo regime debbano essere formulati tenendo conto delle diversità delle realtà ambientali ed economiche e dell'evolversi delle mutate circostanze nazionali presenti e future.. Il compromesso raggiunto a Parigi pur confermando, con diverse sfumature a seconda se si tratti di mitigazione, finanza e adattamento, il ruolo guida dei Paesi industrializzati, amplia a tutte le Nazioni che ratificano l'accordo l'obbligo (azioni di mitigazione) e l'opportunità (finanza per il clima) di contribuire agli sforzi messi in campo, in funzione del loro stadio di sviluppo. Quanto in particolare alla "la finanza per il clima" l'obiettivo è quello di bilanciare gli impegni richiesti e il supporto finanziario garantito a favore dei Paesi in via di sviluppo. I Paesi industrializzati hanno confermato e rinnovato i propri impegni a favore di quelli in via di sviluppo fino al 2025, quando questi impegni saranno nuovamente rivisti e aggiornati alla luce dei cambiamenti nel frattempo intercorsi. Nell'accordo è inoltre previsto un sistema di rendicontazione degli sforzi intrapresi e dei risultati raggiunti dai singoli Paesi. 
 
La firma dell'accordo sulla Cop 21 è "il momento in cui abbiamo finalmente deciso di salvare il nostro pianeta" ha detto il presidente Obama sottolineando la necessità che anche molti altri Paesi ratifichino formalmente l'accordo" perché non ci siano più ritardi". 
 
"La ratifica dell'accordo raggiunto alla Cop21 di Parigi da parte di Stati Uniti e Cina segna un passaggio storico nell'azione di contrasto ai cambiamenti climatici e verso la trasformazione in senso sostenibile del modello economico globale" hanno scritto in una nota conginuta il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. "Nella cornice dell'ambizioso impegno europeo, l'Italia è a lavoro per definire la sua legge di ratifica, con l'obiettivo di trasmetterla entro settembre alle Camere e di poter completare l'iter parlamentare nel più breve tempo possibile" hanno aggiunto i ministri. 
 
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Rosamaria Freda
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