02/08/2023 - 12:33

Città per tutti: inclusività per affrontare la crisi climatica

Eyes Hearts Hands Urban Revolution è il progetto finanziato dall’UE che aiuta le città a trasformare l’ambiente edificato, promuovendo la transizione green attraverso una nuova prospettiva di rigenerazione urbana. I casi di Nepi in Italia e Maia in Portogallo.

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I cambiamenti climatici rischiano di aumentare la vulnerabilità delle persone e poiché il 55% della popolazione mondiale vive in aree urbane, le città assumono un ruolo fondamentale nel rispondere a questa sfida. La crisi climatica ha infatti portato ulteriori minacce per le città: come vengono costruite e quali comunità le abitano sono strettamente legati al futuro climatico. Ad affrontare l’argomento, anche il Congresso mondiale degli architetti, promosso dall’Unione Internazionale Architetti (UIA) e tenutosi a Copenaghen dal 2 al 6 luglio, il cui tema centrale è stato 'Futuri sostenibili - Non lasciare indietro nessuno'. Dall’evento è emersa la necessità di ripensare il ruolo degli architetti che diventa quindi cruciale nel contribuire alla creazione di ambienti che siano rispettosi dell'ambiente, accoglienti per tutti e capaci di affrontare le sfide sociali ed economiche del nostro tempo. L'architettura deve infatti affrontare questioni cruciali come la lotta contro i cambiamenti climatici, lo sviluppo dell'inclusività e il superamento delle disuguaglianze sociali.

Diversi progetti finanziati dall'UE in tutta Europa stanno abbracciando la sfida di rendere le città socialmente sostenibili, promuovendo al contempo la transizione green. In questo scenario si posiziona il progetto finanziato dall’UE Eyes Hearts Hands Urban Revolution (EHHUR) che abbraccia i principi del New European Bauhaus, l’iniziativa ambientale, economica e culturale che vuole combinare design, sostenibilità, accessibilità oltre a investimenti mirati per contribuire alla realizzazione degli obiettivi del Green Deal. Eyes Hearts Hands Urban Revolution ha come obiettivo guidare la trasformazione delle città tenendo conto del patrimonio locale e del contesto sociale, coinvolgendo attivamente i cittadini. Nello specifico, il progetto mira a rinnovare sette quartieri in tutta Europa, dalla Danimarca all'Italia, dal Portogallo alla Turchia.

In Italia l’attenzione è rivolta a Nepi in provincia di Viterbo. La cittadina fa parte del ‘biodistretto’ della Via Amerina e delle Forre, una rete di 13 comuni che si sono impegnati ad adottare politiche di sviluppo sostenibile in ambito agricolo, energetico e turistico. In quest’area l'obiettivo di Eyes Hearts Hands Urban Revolution è promuovere soluzioni di ristrutturazione più efficaci attraverso un’attività di co-progettazione in linea con la mission del biodistretto. Due edifici che attualmente ospitano la struttura sanitaria locale, un centro sociale anziani ed una cooperativa che si prende cura di persone con disabilità, saranno riadattati e saranno installati nuovi dispositivi solari nel rispetto del patrimonio storico di Nepi.

Poiché l'area ha un forte valore sociale, il progetto è incentrato sul coinvolgimento della comunità. Stefano Converso, ricercatore in Progettazione Architettonica dell'Università degli Studi Roma Tre e partner del consorzio Eyes, Hearts, Hands spiega: “Sono stati organizzati incontri con gli alunni della scuola elementare locale, invitandoli a co-progettare la ristrutturazione del quartiere. Tutte le ristrutturazioni proposte saranno discusse, tenendo conto delle osservazioni della popolazione locale che utilizzerà questo spazio”. Altre misure di sensibilizzazione riguarderanno le questioni di un migliore utilizzo delle risorse idriche, di una migliore mobilità e della produzione alimentare. Poiché l'inclusività è l'obiettivo dell'équipe di Nepi, sono previsti a breve nuovi incontri con gli anziani della città, con gli imprenditori locali e con i funzionari pubblici. La speranza è che l'esperienza positiva di risparmio energetico e rigenerazione urbana di Nepi possa ispirare altre città del biodistretto e delle aree rurali vicine.

Un’ulteriore città pilota del progetto è Maia, cittadina alla periferia di Porto in Portogallo. Qui la ristrutturazione sarà mirata alla povertà energetica. Secondo l'ultimo rapporto di Eurostat, circa il 10% della popolazione europea è a rischio di povertà energetica, ma nell'area metropolitana di Porto, fino a un quarto degli intervistati ha ammesso di vivere in condizioni di disagio in inverno e di non essere in grado di riscaldare adeguatamente la propria casa. Grazie a questo progetto, il comune di Maia adeguerà sette blocchi di un grande complesso di case popolari degli anni '70, situato nel centro della città. L'adeguamento seguirà la ristrutturazione di altri 40 blocchi già completati. Secondo i responsabili del progetto, il coinvolgimento dei residenti sarà fondamentale per il successo della rigenerazione urbana.

Eyes Hearts Hands Urban Revolution vuole implementare piani di trasformazione urbana facendo leva sui desiderata e i reali bisogni dei cittadini. ICONS guiderà le attività di coinvolgimento e co-progettazione delle comunità locali che rappresentano la ‘spina dorsale’ della metodologia EHHUR, mettendo in campo una serie di attività di social innovation volte non solo a coinvolgere, ma anche ad attivare la partecipazione di player rilevanti a livelli diversi e multidisciplinari come la co-progettazione tecnologica, il co-finanziamento e la co-creazione estetica”, conclude Jelena Lazić, Communication Lead di ICONS, organizzazione leader nella comunicazione scientifica che guida anche le attività di social innovation e sensibilizzazione del pubblico di EHHUR.

Tommaso Tautonico
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