28/10/2019 - 12:25

Chiquita: il bollino blu e l'impegno verso la sostenibilità

Come può un'azienda leader di settore lasciare il segno nel campo della sostenibilità? Ne parliamo con Costabile Romano, Direttore Commerciale Chiquita Italia.

chiquita bollino blu

Quando parliamo di banane, alla maggior parte di noi, viene in mente lo storico bollino blu di Chiquita, una delle più grandi compagnie di banane al mondo. Oggi quel bollino blu è diventato un marchio di sostenibilità, di buone prassi di coltivazione, di tutela dell’ambiente e delle comunità di coltivatori. Abbiamo intervistato Costabile Romano, Direttore Commerciale Chiquita Italia.

Quando è nato l’impegno di Chiquita nei confronti della sostenibilità?  

Uno degli elementi che contraddistingue Chiquita è l’attenzione dell’intera azienda a fornire prodotti di qualità ai consumatori e servizi di qualità ai nostri partner. Questa attenzione è insita nel DNA dell’azienda e può essere ritrovata in ogni area della nostra attività. Procedure aziendali efficienti e sostenibili in tutta la supply chain, abbinate a una forza lavoro sana e motivata, rappresentano il centro della gestione di Chiquita da sempre.

Chiquita è da sempre pioniera nella sostenibilità: è stata la prima azienda di banane a testare nel 1992 la certificazione Rainforest Alliance, che si è estesa nel 2005 a tutte le piantagioni di proprietà di Chiquita, insieme ad altre certificazioni internazionali (tra cui Global GAP).
Oggi il nostro impegno verso la sostenibilità è un impegno a 360 gradi. Ci impegniamo verso i nostri fornitori, i clienti, i partner, le comunità e l’ambiente:
• avviamo e sosteniamo progetti per le comunità nelle quali operiamo, come investimenti in infrastrutture scolastiche; 
• assicuriamo il sostegno e l’accesso all’istruzione per i bambini dei nostri dipendenti, insieme alla promozione della sensibilizzazione e dell’empowerment sociale; 
• forniamo soccorsi in caso di disastri laddove necessario e collaboriamo con le ONG in selezionati programmi di beneficenza; 
• continuiamo a sostenere progetti a lungo termine per la tutela dell’ambiente e della natura.

L’obiettivo finale è quello di creare un impatto positivo e misurabile, implementando i principi di sostenibilità in tutte le nostre pratiche commerciali.In quanto leader del settore, sentiamo forte questa responsabilità, l'importanza di fare bene, sia per i nostri dipendenti e le loro famiglie, sia per le nostre comunità, pertutto il settore come insieme e per l'ambiente in cui tutti viviamo. 
Siamo consapevoli che agire in questa direzione è fondamentale, oltre a essere un fattore chiave di successo per la nostra attività.


Con l’iniziativa “Dietro il bollino blu” avete lanciato la vostra sfida. Quali sono le azioni che avete intrapreso in favore della sostenibilità e come le monitorate.

Negli ultimi 50 anni, il simbolo di questa qualità è stato rappresentato dal famoso e iconico Bollino Blu, simbolo di frutta di alta qualità, si tratta del nostro biglietto da visita. Ma vogliamo anche garantire che il nostro Bollino Blu sia sinonimo di banane sostenibili ma anche della nostra ispirazione a fare del bene e a ricambiare. Per garantire il rispetto dei severi standard ambientali e sociali, sottoponiamo ogni anno le nostre coltivazioni a controlli di revisori ed esperti indipendenti con accesso a tutti i luoghi di lavoro, ai documenti e ai dipendenti.

“Dietro il Bollino Blu”è un concetto che comprende diverse innovazioni nella gestione e nella logistica delle piantagioni che generano un impatto considerevole sui rifiuti, sulla riduzione delle emissioni, sui livelli di CO2, sull’impronta idrica e molto altro ancora. Una delle iniziative più rilevanti è rappresentata dal programma di rigenerazione continua delle piantagioni, volto a migliorare l’efficienza e l’impronta ambientale.

E ancora, grazie all’installazione di impianti per il ricircolo dell’acqua, sul 26% delle piantagioni Chiquita il consumo d'acqua è stato ridotto dell’80%, con un risparmio medio di 1,7 miliardi di litri d’acqua all’anno. Utilizziamo stazioni di suddivisione e imballaggio a secco nel 23% delle nostre piantagioni, pari a un risparmio di circa 160 milioni di litri d’acqua all’anno.

Aspiriamo inoltre a “Essere un buon vicino” e, in qualità di buon vicino, abbiamo la consapevolezza del nostro dovere e impegno verso i dipendenti, i fornitori, i clienti, i partner, i consumatori e infine verso l’ambiente. Avviamo e sosteniamo progetti comunitari, come investimenti in infrastrutture scolastiche, il sostegno per l’accesso all’istruzione dei bambini e la promozione della sensibilizzazione ambientale. Collaboriamo a stretto contatto con le ONG in selezionati programmi di beneficenza. Le certificazioni della Rainforest Alliance e lo standard SA8000 ci impongono alti standard per la formazione in materia di ambiente, salute e sicurezza di tutti i dipendenti. 

In termini di ambiente continuiamo a sostenere i nostri progetti a lungo termine per la tutela della natura. Un esempio tra i più emblematici è quello riguardante la riserva di Nogal nella regione di Sarapiqui in Costa Rica, un’area protetta fondata nel 2004 da Chiquita Brands insieme ad altri partner, per promuovere la conservazione e la tutela della biodiversità. Oppure il progetto San San, avviato nel 2008 e focalizzato sulla conservazione della biodiversità e sull’educazione ambientale nella riserva della zona umida di San San Pond Sak e presso le comunità circostanti, non lontano dalle coltivazioni di banane di proprietà di Chiquita e dei coltivatori locali. Un progetto che ci permette di contribuire alla conservazione della biodiversità e di preservare lo sviluppo delle comunità nella regione caraibica sul confine costaricano e panamense.

Affinché l'industria globale delle banane sia sostenibile e duratura nel tempo, dobbiamo sfruttare le risorse eknow-how in un approccio di settore che lavora“per il bene generale”. Le banane rappresentano la quarta coltura più importante al mondo dopo il riso, il grano e il mais. Abbiamo il dovere e la responsabilità di guidare in modo proattivo il settore e tutti gli stakeholder unendo le risorse, con l’obiettivo di stabilire un piano di contingenza e un programma di azioni focalizzati a prevenire l’epidemia di TR4 e a gestire al meglio i casi esistenti. 

Tropical Race 4 (TR4) è una malattia che ha avuto effetti devastanti sulle piantagioni di banane in diverse parti del mondo, la sua presenza è stata segnalata infatti nel Sud Est Asiatico, in Australia, Giordania e Africa. La varietà di banana tra le più soggette a contrarre il TR4, e in generale tra le varietà quella più colpita, è la Cavendish, ovvero quella che si trova sui banchi dei nostri supermercati – nonché la più consumata in Europa e in America del Nord. 

TR4 è un pericolo non solo per le banane Chiquita e per quelle dei nostri fornitori e competitor, ma anche e soprattutto per i piccoli imprenditori che fanno affidamento sulle loro piantagioni per il sostentamento familiare. Attualmente la biologia e la genetica del TR4 non sono ancora ben comprese. Le spore infette possono rimanere dormienti per decenni nel suolo e possono essere trasportate attraverso le attrezzature, i vestiti e le scarpe, gli animali, le persone, l’acqua di irrigazione etc. Al momento, purtroppo, non esiste né un trattamento efficace, né una cura per debellare questa malattia. L'unica contro-misura disponibile è quella di impedire il trasferimento di terreno o materiale vegetale infetto nelle aree pulite. 

L’obiettivo è quello di rafforzare la collaborazione e il coordinamento dell'intero settore, raggiungendo istituzioni, ricercatori, governi e produttori per trovare insieme una soluzione permanente al TR4. Solo lavorando insieme e condividendo esperienze e soluzioni è possibile garantire la sostenibilità del settore. Abbiamo contribuito a riunire i più importanti scienziati, ricercatori, operatori del settore e istituzioni in occasione del Congresso Scientifico Globale (ICPP) nel 2018 per affrontare questa minaccia e per discutere lo stato attuale della ricerca e sviluppo e i modi di affrontare questa preoccupante malattia. Durante il congresso è emerso chiaramente che è essenziale dare vita a una coalizione globale per la coltivazione sostenibile delle banane. Per fare ciò, è necessario coinvolgere tutti gli attori all'interno della filiera logistica e tenere in considerazione ogni minaccia.

Parliamo di Sustainable Development Goals: quali sono i target a cui contribuite direttamente con i vostri impegni?

L’arrivo degli SDG ci ha permesso di far evolvere la strategia, rivedendo e rafforzando gli impegni, migliorando e spostando il focus là dove necessario, andando a identificare gli indicatori adatti verso i quali focalizzare il nostro impegno.
Crediamo infatti sia importante concentrarsi concretamente sugli obiettivi in cui possiamo fare davvero la differenza. 

Sono numerosi i fronti in cui siamo attivi, assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, per esempio. Le banane, infatti, continuano ad essere il frutto più consumato sulla terra, attraverso il loro consumo promuoviamo uno stile di vita sano e una dieta salutare, contribuendo alla salute e al benessere di milioni di persone a livello globale.
Lavoriamo per assicurare un’istruzione di qualità, equa e inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti. Abbiamo attivo un programma per l’istruzione dei bambini che, negli ultimi 5 anni ci ha portato a distribuire circa 25.000 pacchetti di assistenza scolastica. Riteniamo, infatti, che l'istruzione dei bambini sia uno dei modi attraverso i quali possiamo fare la maggiore differenza nelle vite delle famiglie e della comunità. 
Anche la parità di genere è un aspetto che affrontiamo con responsabilità. Attraverso l’accordo siglato con i sindacati IUF e COLSIBA abbiamo portato l'uguaglianza di genere a essere un aspetto fondamentale di tutti i nostri contratti, impegnandoci inoltre a pubblicare entro il 2020 un report sulla gap analysis rispetto alle retribuzioni e alle opportunità. 

Nell’ambito di un ampio impegno di reingegnerizzazione delle piantagioni, puntiamo a ridurre l’uso di acqua e a garantirne una gestione sostenibile.Negli ultimi 5 anni abbiamo investito in smart technologies per ridurre il consumo di acqua nei punti di imballaggio di 1,7 miliardi di litri all'anno.

I nostri dipendenti sono al centro di tutto ciò che facciamo, per questo lavoriamo attivamente per assicurare loro un lavoro dignitoso e una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile. I nostri stipendi sono in media al di sopra dei salari minimi nazionali esiamo l'unica società internazionale di banane ad avere stipulato un accordo quadro internazionale con il sindacato IUF.
Sosteniamo pienamente la Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite, le Convenzioni fondamentali dell'Organizzazione internazionale del lavoro e i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani. Nel 2017, abbiamo guardato oltre questi principi ONU sui diritti dell'infanzia e siamo la prima azienda di banane al mondo ad aver intrapreso una valutazione dell'impatto sui diritti dell'infanzia delle nostre operazioni. 

Le banane rappresentano la quarta coltura più importante al mondo dopo il riso, il grano e il mais. Sono un alimento essenziale per milioni di persone in tutto il mondo. Considerando questo, uno degli obiettivi di Chiquita entro il 2020 è far sì che nessun frutto venga sprecato. È attivo il programma “no banana wasted” che garantisce che nessuna banana venga sprecata in nessun punto della nostra supply chain. 

Sappiamo che per fare davvero la differenza è opportuno lavorare in partnership, su larga scala e confrontarsi con altre realtà. Abbiamo quindi rafforzato progressivamente le nostre azioni attraverso il supporto e la collaborazione con stakeholder esterni. Chiquita fa parte del comitato direttivo del World Banana Forum ospitato dalle Nazioni Unite ed è la forza trainante di una serie di collaborazioni con le università internazionali come Wageningen nei Paesi Bassi per affrontare il TR4.

Cosa avete in programma per il prossimo futuro?

I risultati non arrivano dalla sera alla mattina.Siamo consapevoli che c’è ancora della strada e del lavoro da fare prima di arrivare al traguardo. Questo ci dà la giusta spinta per impegnarci sempre di più nel quotidiano a lavorare senza sosta per implementare soluzioni per un futuro più sostenibile.

Tommaso Tautonico
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