Carvico festeggia 10 anni di tessuti sostenibili con nylon rigenerato

In un mondo della moda inquinato – anche – dal greenwashing, ci sono partnership e progetti che si stanno impegnando concretamente per la salvaguardia del pianeta.

Le risorse della terra sono estremamente limitate e con questa consapevolezza 10 anni fa Carvico, in collaborazione con Aquafil, ha iniziato a lavorare ad un progetto pionieristico: creare un tessuto eco-sostenibile in nylon rigenerato che potesse avere le stesse caratteristiche del tessuto in nylon da fonte fossile e che potesse diventare la soluzione per creativi, innovatori e consumatori.

Fra le due aziende, già partner su tanti progetti, è nata subito la volontà di collaborare per coniugare innovazione, produzione e rispetto per l’ambiente. 

Econyl® è il nylon rigenerato di Aquafil creato recuperando e rigenerando materiali di scarto pre e post consumer: reti da pesca, scarti di tessuto, moquette usate, plastica industriale. È una soluzione importante per il pianeta poiché per ogni 10.000 tonnellate di materia prima Econyl® si risparmiano 70.000 barili di petrolio greggio e si evitano 65.100 tonnellate di emissioni di CO₂ eq. Inoltre, il processo di creazione di Econyl® riduce l'impatto sul potenziale del riscaldamento globale fino al 90% rispetto al nylon prodotto dal petrolio.

Era il 2012. Era l’inizio di una rivoluzione green che negli anni ha fatto della sostenibilità la mission degli stilisti. Dal laboratorio di Ricerca e Sviluppo Carvico sono nati i tessuti Vita, Vita Power, Revolutional®Eco, Norway, Pantelleria, X-Eco e tanti altri ne nasceranno. Ora la vendita di tessuti riciclati rappresenta il 40% delle vendite totali del Gruppo Carvico, di queste circa il 70% hanno come destinazione l’Europa (compresa l’Europa dell’Est), il 25% l’America e il 5% l’Oceania.

Inizialmente progettati per il bagno – Carvico è esclusivista mondiale di tessuti fatti con filo Econyl® per il settore – questi tessuti hanno iniziato ad essere apprezzati anche dai brand dello sportswear e da tutti quegli stilisti che trovano in essi il giusto connubio tra creatività e sostenibilità.

Un’onda green che non si è più fermata ed ha poi contagiato anche l’interior design, facendo della sostenibilità un must anche per questo settore.