10/04/2024 - 18:56

Carta e cartone, dal pnrr oltre 100 milioni di euro per la filiera del riciclo

La Paper Week 2024 di Comieco si è aperta con un’importante occasione di confronto tra istituzioni nazionali, europee ed industria sui risultati e sulle prospettive di un settore – quello del riciclo di carta e cartone – che si conferma in perfetta salute con un tasso di riciclo degli imballaggi stabilmente sopra l’85% da quattro anni e che nel 2023 ha superato il 90%.

differenziata carta e cartone

L’Italia, grazie al suo sistema di raccolta e riciclo, rappresenta oggi il 13% della raccolta complessiva europea di carta e cartone e reimpiega per la produzione circa il 12% di macero e nel corso del convegno “L’industria nazionale del riciclo di carta e cartone: le potenzialità del Meridione per un’economia sempre più circolare.”, tenutosi a Salerno, si è discusso proprio di come il nostro Paese, anche grazie agli investimenti delle imprese e ai contributi del PNRR, abbia tutte le “carte” in regola non solo per confermare gli importanti risultati già raggiunti ma per superarli. Durante il Convegno è stato presentato l’aggiornamento dello studio di Nomisma commissionato da Comieco che analizza in ottica multidimensionale gli effetti e i benefici economici, occupazionali, ambientali e territoriali degli investimenti PNRR per la filiera della raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone.

“Nell’attuazione dei progetti ‘Faro’ di economia circolare finanziati dal PNRR” - commenta Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile del MASE - “l’intervento relativo al settore carta e cartone prevede un contributo complessivo di circa 106 milioni di euro con 58 impianti oggetto di cofinanziamento (di cui 39 al Centro-Sud). L’effetto leva di tali investimenti, soprattutto al sud dove verranno realizzati nuovi impianti, è straordinario: significativa in questo senso - continua Laura D’Aprile - la stima riferita a Sicilia e Campania rispetto allo scenario senza PNRR con, rispettivamente, il 14% e il 4% di tasso annuo incrementale di crescita occupazionale".

“Il potenziale di raccolta differenziata di rifiuti cartacei potrà essere aumentato di oltre 700mila tonnellate, di cui oltre 400mila al Sud” aggiunge Francesco Capobianco di Nomisma. “Questo soprattutto grazie all’aumentata capacità produttiva delle 16 cartiere e dei 42 impianti di trattamento dei rifiuti cartacei che saranno oggetto dei finanziamenti. Gli effetti PNRR si sentiranno anche sotto il profilo ambientale grazie ad una diminuzione dello smaltimento in discarica e ad una migliore efficienza energetica degli impianti con conseguente diminuzione di consumo di CO2 per unità di prodotto".

Le grandi regioni del Sud Italia sono state fondamentali per la crescita della raccolta differenziata di carta e cartone ma è pur vero che complessivamente il divario tra Nord e Sud è ancora abbastanza importante: dei circa 3,6 milioni di tonnellate di carta e cartone che si raccolgono mediamente in Italia negli ultimi anni, il Nord copre il 51% mentre il Sud arriva al 26%.

L’attenzione alla crescita della raccolta al Sud per Comieco è costante e mirata: dal 1998 attraverso le convenzioni sono state gestite oltre 11 milioni di tonnellate di carta e cartone e trasferiti ai comuni corrispettivi economici per oltre 670 milioni di euro” - commenta Alberto Marchi, Presidente Comieco - “Per migliorare quantità e qualità della raccolta, Comieco ha stanziato ulteriori 3,5 milioni di euro finalizzati all’acquisto di attrezzature di raccolta ed automezzi, all’avvio di progetti sperimentali di raccolta e interventi di comunicazione”.

“La sensibilità ambientale non si alimenta da sola, va sostenuta con iniziative di sensibilizzazione e informazione a partire dalle scuole - commenta Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania. “In tal senso, è importante la collaborazione con Comieco e tutta la filiera del riciclo della carta che - anche sul territorio campano - rappresenta un modello importante che coniuga impegno civile e industriale. Del resto, il tema della transizione ecologica e dell’economia circolare non può prescindere da una stretta correlazione tra attenzione alle questioni sociali, del lavoro e della competitività”.

Tommaso Tautonico
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