16/11/2016 - 10:44

Biomasse: strumento fondamentale per l'economia circolare

Nonostante il 36% del territorio italiano sia coperto da boschi, l'Italia è il primo importatore mondiale di legna da ardere. La causa è da ricercare nella mancanza di norme per l'utilizzo delle risorse boschive.

biomasse
L'occasione di confronto sul tema delle biomasse è stata la tavola rotonda: "Biomasse solide, pilastro dell'economia circolare", evento organizzato dall'Associazione Energia da Biomasse Solide (Ebs), che raggruppa più della metà degli operatori del settore. Le biomasse solide, supportate dall'enorme presenza sul territorio italiano di superfici forestali, possono rappresentare un solido pilastro dell'economia circolare su cui puntare per produrre ricchezza nel settore agricolo tutelando l'ambiente.
 
Simone Tonon, presidente dell'Associazione Ebs: "E' fondamentale valorizzare tutte le potenzialità della filiera agroenergetica. Basti pensare che l'Enea stima una disponibilità effettiva di biomassa residuale ad uso energetico complessivamente pari a 13,2 milioni di tonnellate annue. Inoltre, una gestione corretta e sostenibile degli 11 milioni di ettari di superficie boschiva italiana consentirebbe al sistema Paese un importante risparmio di oneri per fare fronte ai dissesti idrogeologici e agli incendi boschivi".
 
Luca Sani, presidente Commissione Agricoltura della Camera, in occasione della tavola rotonda afferma: "Nonostante il patrimonio forestale nazionale costituisca il 36% della superficie complessiva del Paese l'Italia è il primo importatore di legna da ardere, il terzo acquirente di residui e scarti legnosi e il dodicesimo compratore di cippato di conifere, a livello mondiale. Le cause di questa situazione sono da individuarsi nella mancanza di norme chiare per un concreto utilizzo delle risorse boschive, nella parziale applicazione della normativa europea di riferimento, nonché nella discordanza delle normative regionali. E' per queste ragioni che si rende necessaria una nuova politica forestale nazionale, che promuova e favorisca l'uso del legname e dei cascami nostrani e che allo stesso tempo consenta la manutenzione e la salvaguardia dei boschi".
 
Corrado Clini, ex ministro dell'Ambiente, intervenuto alla tavola rotonda commenta così la situazione dell'Italia: "Nel campo delle biomasse è indietro rispetto ad alcuni paesi europei non rispetto a tutti i paesi europei. Direi che il fatto più interessante è che la potenzialità delle biomasse in Italia è molto più elevata rispetto a biomasse che vengono usate per produrre energia, per produrre biogas, piuttosto che per produrre biometano. Questa è una risorsa nazionale e credo che varrebbe la pena di utilizzarla molto di più e molto meglio di come viene utilizzata ora. Le biomasse derivano da molte fonti, una di queste sono sicuramente le attività agricole perciò tutti i residui agricoli, ma una parte viene direttamente dai boschi. Noi abbiamo una superficie boschiva molto ampia che cresce nel nostro paese ma la nostra manutenzione dei boschi è molto scarsa come si vede quando ci sono le piogge, le alluvioni, molto spesso derivano dal fatto che i boschi e i territori marginali non vengono gestiti. La raccolta delle biomasse, la coltivazione e la raccolta delle biomasse, nelle zone marginali del nostro paese, nelle zone boschive abbandonate perchè non sono più abitate, può essere un utile strumento sia per proteggere il territorio sia per avere risorse energetiche per il nostro fabbisogno".
Tommaso Tautonico
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