28/10/2016 - 14:15

Biologico: in crescita la richiesta ma troppa confusione

Biologico in aumento in Italia e nel mondo, l'import cresce del 47%. Aumenta la richiesta e molte aziende agricole praticano la conversione al biologico. Il consumatore legge le etichette dei prodotti che acquista ed è sempre più attento a scegliere prodotti più salutari e privi di sostanze chimiche.
Il biologico è un settore in forte crescita, si sitma un aumento medio del 10%, al punto che la produzione agroalimentare fa fatica a rispondere a tanta domanda. Si ricorre pertanto all'importazione dall'estero, in Italia si è assistito a una crescita del 47% delle importazioni di prodotti bio dall'estero, in particolare cereali e frumento.

Tom Wiegmans, responsabile qualità Fruit&Veg della Dohler a Damstadt (Germania) in occasione del Juice Day organizzato da Cibus Tec lancia un grido d'allarme: "La natura non ha i tempi giusti per uno sviluppo sostenibile della produzione bio. Solo per il passaggio da agricoltura convenzionale all'organica occorrono almeno tre anni di colture senza azoto e fertilizzanti. Nel mondo quindi non c'è abbastanza frutta biologica, con due conseguenze: i listini dei prezzi salgono, anche in un periodo di crisi economica, e circa il 20% dei prodotti venduti come biologici non lo sono. O quanto meno non garantiscono che il 95% degli ingredienti provenga da colture bio".

In Italia sempre più agricoltori si stanno avvicinando con interesse al mondo del biologico al fine di soddisfare il progressivo aumento della domanda interna di prodotti bio. Alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona si parla di come oggi il biologico possa incrementare il reddito dei produttori agricoli. Per questo molte aziende agricole hanno deciso di praticare una conversione al biologico dopo un'attenta analisi costi-benefici, si stima nel 2015 oltre 4.500 operatori hanno quindi scelto di convertire la propria impresa. Sempre nello stesso anno sono stati infatti convertiti al metodo biologico oltre 104.000 ettari.

Sugli scaffali dei nostri supermercati c'è una babele di marchi per le linee organic provenienti da ogni parte del mondo che crea confusione nel consumatore. La provenienza dei prodotti biologici che troviamo è così suddivisa: il grano duro arriva dalla Turchia, il riso da India, Pakistan e Tailandia, il grano tenero dal Canada; le erbe naturali e le spezie aromatiche biologiche vengono importate soprattutto da Cina e India ma anche Senegal e Messico; fagioli, patate e lenticche bio arrivano da Cina, Egitto e Turchia.

Il consumatore di oggi è più attento, legge le etichette di provenienza e sceglie il biologico perchè è più salutare e privo di fertilizzanti e residui chimici. Aumentano i prodotti con etichetta bio, dal 2011 al 2015 passano da 9135 a 20.000, fra questi prevalgono i succhi di frutta, i prodotti per l'infanzia, e a seguire le salse, sughi e condimenti.
Marilisa Romagno
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