20/04/2015 - 21:00

Biodiversità: è il primo valore per la Cia

Il Presidente della Cia, Dino Scanavino lancia a sfida ad Expo: "Sia l'occasione per affermare il grande patrimonio di biodiversità del nostro Paese e per far uscire definitivamente i prodotti biologici dall'immagine di prodotti di nicchia."
Il futuro dell'agricoltura si gioca sulle coltivazioni biologiche e il suo valore su quello della biodiversità. Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia (Confederazione italiana agricoltori) partecipando a Bologna alla conferenza stampa di presentazione del "Biodiversity Park" allestito da Bolognafiere in collaborazione con il Mipaaf, il Ministero dell'Ambiente, Expo 2015, Federbio di cui la Cia e main partner, ha lanciato la sfida proprio all'Expo: "Sia l'occasione per affermare il grande patrimonio di biodiversità del nostro Paese e per far uscire definitivamente i prodotti biologici dall'immagine di prodotti di nicchia".

La Confederazione Italiana Agricoltori da sempre ha fatto della tutela della biodiversità il fondamento della sua visione dell'agricoltura perché biodiversità significa aderenza ad un protocollo di sviluppo sostenibile, ma anche affermazione della centralità agricola e dell'agricoltore come imprenditore multiruolo capace di non solo produrre da campi ma di preservare l'ambiente, di qualificarlo attraverso l'attività turistica, di costruire sistemi territoriali capaci di rispettare la natura. Scanavino nel suo intervento ha sottolineato come prodotti biologici e biodiversità sono oggi "dei fortissimi attrattori che hanno avvicinato molti giovani all'agricoltura, segno evidente che il futuro agricolo si gioca prima di tutto su questo terreno. Il presidente nazionale di Cia ha poi aggiunto: "La ricerca potrà e dovrà caratterizzare un nuovo corso dell'agricoltura italiana che è uno dei motori, se non il più potente motore, per progettare e sostanziare la ripresa economica del paese. Nella programmazione nazionale partendo anche dalla biodiversità e dal biologico occorre costruire filiere che non lascino soli i produttori italiani. E' indispensabile per creare valore che la trasformazione e la distribuzione dei prodotti bio siano in perfetta sintonia con l'agricoltura biologica. Anche perché - sostiene Scanavino - l'idea del bio come produzione di nicchia e come mercato marginale e tramontata. Il biologico italiano deve essere parte attiva della filiera agroalimentare nel mondo e protagonista della qualità".

Il presidente della Cia che domani a Roma nel corso di una conferenza stampa illustrerà i contenuti della presenza della Confederazione italiana agricoltori all'Expo ha poi notato: "L'Italia con un trentesimo della superfice europea detiene il cinquanta per cento della biodiversità vegetale e il 30 per % di quella animale del continente europeo. In una visione di agricoltura sostenibile e di agricoltore come operatore e valorizzatore del territorio la biodiversità va intesa come valore aggiunto della produzione agricola". E per questo che la Cia è main partner del Bidiversity Park che si estende su una superficie di 8.500 metri quadri ed è l'Area Tematica di Expo Milano 2015 dedicata alla biodiversità. Al suo interno il parco, comprende un teatro e due Padiglioni, quello del biologico e quello dedicato alla Mostra delle Biodiversità. Lo scopo del Biodiversity Park è valorizzare le eccellenze italiane ambientali, agricole e agroalimentari attraverso un percorso che racconta l'evoluzione e la salvaguardia della biodiversità agraria, anche grazie a un palinsesto di eventi, incontri, e esperienze multimediali. Lì i visitatori di Expo 2025 potranno degustare e acquistare i prodotti bio delle aziende associate alla Cia oltre a ricevere informazioni sulle coltivazioni biologiche e le prassi di tutela della biodiversità.
Marilisa Romagno
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