01/01/2013 - 01:00

Bangladesh e Russia trovano l'accordo sul nucleare.

In un momento in cui gli ispettori dell'Iaea sono in Iran per entrare nel misterioso impianto nucleare di Qom, Teheran rifiuta accordi con i grandi del pianeta sull'arricchimento dell'uranio e il Pakistan si lecca ancora le ferite dell'incredibile attentato kamikaze in bicicletta alla sua base nucleare militare, c'è chi firma un protocollo d'intesa per l'utilizzo pacifico dell'energia atomica.
Mosca, Russia e Bangladesh hanno firmato un protocollo d'intesa per utilizzare l'energia atomica, dando così alla russia la possibilità di impiantare nuove centrali nucleari in uno dei paesi islamici più popolosi, poveri, instabili e a rischio ambientale del mondo.
Il governo del Bangladesh ho come obiettivo, utilizzando l'energia nucleare, quello di produrre 20.000 MW di elettricità prima del 2021 per assicurare l'élettrificazione dell'insieme del Bangladesh. Poco importa di cosa sarà il Bangladesh nel 2021 con la sua crescita demografica spaventosa e il mare che si sta mangiando il delta del Gange, o come la scelta nucleare del Paese influirà sugli equilibri del subcontinente indiano, già alle prese con lo scontro pericolosissimo tra le due potenze atomiche già esistenti: India e Pakistan, figlio della stessa divisione che poi ha dato vita al Bangladesh.
I russi ritornano così a costruire in un altro stato islamico più affollato e disastrato rispetto a quello iraniano, dove hanno costruito sino ad ora le loro centrali.
Speriamo che anche qui non capiti la stessa cosa dell'Iran e cioè che il Bangladesh reclami il suo diritto ad avere la bomba per difendersi dai suoi vicini, sarebbe una storia che si ripete.

 
Tommaso Tautonico
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