01/01/2013 - 01:00

Balza al 73% la raccolta differenziata nella zona industriale di Imola

E’ passato un anno dall’avvio della riorganizzazione della raccolta rifiuti nella zona industriale di Imola, promossa dal Comune in collaborazione con Hera. Partita a giugno 2011, i risultati ottenuti, grazie all’impegno delle 950 attività produttive e 450 famiglie coinvolte, sono molto buoni.
La raccolta differenziata è balzata dal 27 al 73% circa e i rifiuti indifferenziati destinati alla discarica sono crollati da oltre 2.400 a 585 tonnellate con la scomparsa dei cassonetti dell’indifferenziato e l’avvio di nuovi servizi di raccolta a domicilio dedicati ad aziende e famiglie.
I servizi di raccolta a disposizione di attività produttive e famiglie
Per le utenze domestiche sono rimaste le campane della raccolta vetro, plastica e lattine e la raccolta della carta a sacchi mentre sono stati introdotti i nuovi servizi della raccolta dell’organico, da conferire presso gli appositi contenitori posizionati sulla sede stradale, e la raccolta porta a porta dell’indifferenziato. Per le attività industriali, artigianali e commerciali è stato invece attivato un nuovo servizio per la raccolta degli imballaggi plastici, del legno e dell’indifferenziato in giornate prestabilite. Inoltre, le attività di ristorazione hanno a disposizione, presso i loro spazi, 180 bidoni per la raccolta di vetro, plastica e lattine e 86 per quella dell’organico, che vengono svuotati da Hera in precise giornate della settimana.

1.900 tonnellate di rifiuti in meno in discarica
Con i nuovi servizi di raccolta delle varie tipologie di rifiuti direttamente presso le utenze della zona, la raccolta differenziata è balzata al 73% circa e si sono conferite in discarica 1.900 tonnellate in meno di rifiuto indifferenziato. In generale sono cresciute tutte le tipologie di rifiuti raccolte e tra i dati registrati più evidenti ci sono il raddoppio dell’organico, il legno passato da 32 a 208 tonnellate, 124 tonnellate di imballaggi plastici, tutti materiali che in precedenza andavano a riempire, in gran parte, i cassonetti dell’indifferenziato mentre ora vengono avviati a recupero. Basti pensare che, per fare alcuni esempi, prima dell’avvio dei nuovi servizi la plastica costituiva il 34% circa del contenuto dei cassonetti e ora è scesa al 12%, la carta era al 37% ed è diminuita arrivando al 14%. Grazie alla riorganizzazione, inoltre, i fenomeni di abbandono dei rifiuti lasciati a fianco dei cassonetti nei luoghi un po’ isolati  della zona industriale sono notevolmente diminuiti.

Un monitoraggio costante per migliorare il servizio
La scomparsa dei cassonetti dell’indifferenziato ha senza dubbio causato qualche disagio soprattutto perché ha portato con sé un cambiamento in abitudini consolidate da tempo. Proprio per limitare il più possibile i disagi, ad esempio per l’organico si è fatta la scelta di contenitori permanenti dove è possibile conferire il rifiuto in qualsiasi momento di qualunque giornata, senza doverlo tenere dentro casa per più giorni.
L’andamento della riorganizzazione è stato inoltre costantemente monitorato e, sulla base delle indicazioni ricevute dai cittadini, 10 delle 14 campane gialle presenti per vetro, plastica e lattine, sono state sostituite con altrettante provviste di un’apertura di dimensioni maggiori per rendere più semplice possibile il conferimento dei rifiuti. A breve i sacchetti per la raccolta dell’organico saranno disponibili, oltre che alla stazione ecologica, anche presso le edicole della zona. A settembre i contenitori dell’organico verranno poi sostituiti con cassonetti di dimensioni maggiori che serviranno a contenere anche sfalci e potature, come richiesto da numerosi cittadini. Si tratterà di cassonetti dotati di chiave, che verrà consegnata ad attività e famiglie, per evitare un loro utilizzo improprio.

“Siamo piuttosto soddisfatti del servizio – commenta la Ditta Fabbi -. La nostra Azienda è da sempre impegnata a seguire pratiche rispettose dell’ambiente, a partire dall’impiego delle energie rinnovabili, grazie all’impianto fotovoltaico installato sul tetto dello stabilimento, passando per la prassi di riutilizzare gli imballaggi in cartone per la spedizione delle proprie merci e da ultimo l’introduzione del sistema di archiviazione ottica dei documenti. Sul tema della raccolta differenziata l’azienda Fabbi si era già organizzata con alcuni container per la raccolta della carta e cartone, degli imballaggi in materiale plastico e del legno, da avviare al recupero. Il programma di raccolta porta a porta di Hera ha in parte sostituito (per il legno) ed integrato tale servizio, migliorandolo ancora.” Anche la Camst in via Greco è contenta del nuovo servizio, che permette di differenziare meglio i rifiuti rispetto alla situazione precedente, con un minor aggravio di lavoro sull’azienda.

“E’ evidente che un progetto di questo tipo per avere successo – dichiara l’assessore Luciano Mazzini – deve vedere l’impegno di tutti i soggetti coinvolti, cittadini e imprese, amministrazione, gestore del servizio. I risultati sono ottimi e questo significa che la disponibilità e la collaborazione di tutti non sono mancati, nonostante le nuove abitudini da acquisire, e hanno portato al miglioramento dei servizi e al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata che ci eravamo posti.” “Un servizio di questo tipo è sicuramente più complesso da organizzare e gestire rispetto ad un sistema più tradizionale – commenta Susanna Zucchelli, direttore Hera Struttura Operativa Territoriale di Imola – ed è indispensabile la capacità di saper ascoltare le diverse esigenze per arrivare ad una soluzione il più possibile condivisa. Siamo soddisfatti dei buoni risultati raggiunti, come testimoniano i numeri registrati, e i riscontri che abbiamo da parte delle aziende sono positivi, grazie anche alla disponibilità che abbiamo sempre avuto, e continueremo ad avere, ad incontrare aziende e famiglie per affrontare insieme richieste ed eventuali situazioni problematiche”.
Marilisa Romagno
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