16/04/2018 - 16:52

Ambiente: sempre più plastica nei rifiuti organici

Alla luce delle politiche sull’economia circolare e della priorità attribuita al recupero della frazione organica, la raccolta differenziata dell’umido sarà resa obbligatoria dal 2023 in tutta l’UE.

Il tema della crescente contaminazione da plastiche non compostabili, soprattutto nei grandi centri urbani, sta diventando una priorità per molti Paesi europei. Si tratta di una criticità di assoluto rilievo, affrontata nel Kasseler Abfall- und Ressourcenforum 2018, conferenza tedesca di waste management, giunta alla sua trentesima edizione (Kassel, 10-12 aprile 2018), in cui si sono confrontati i rappresentanti delle associazioni nazionali dei compostatori di Germania, Austria, Svizzera e Italia, i quattro Paesi europei con la più lunga e radicata esperienza nel settore della raccolta della frazione organica in Europa.
La sessione sul tema “Il problema delle plastiche nell’organico e nel compost – Confronto tra situazione attuale e soluzioni in quattro paesi europei” si è tenuta mercoledì 11 aprile presso il Kongress Palais Kassel, con la partecipazione di Hubert Seiringer,del KBVӦ - Associazione Compostatori Austriaci, Marco Ricci Jürgensen, del CIC – Consorzio Italiano Compostatori, di Konrad Schleiss di Biomasse Suisse e di Bertram Kehres di BGK - German Compost Quality Association.

Oltre ad illustrare il sistema italiano, il CIC-Consorzio Italiano Compostatori ha presentato i risultati delle 45 analisi effettuate su 27 impianti (15 di compostaggio, 12 di digestione anaerobica e compostaggio) nell’ambito del progetto “Di che plastica 6”, svolto in collaborazione con Assobioplastiche, CONAI e COREPLA, già illustrati a Milano lo scorso 9 ottobre 2017. I monitoraggi effettuati dal CIC hanno rivelato che la contaminazione della frazione organica raccolta in Italia ammonta al 4,9%. Si tratta primariamente di plastica non compostabile. Il 44% dei sacchetti usati per raccogliere i rifiuti umidi sono ancora in plastica tradizionale. Situazioni analoghe si registrano anche negli altri paesi europei, come, ad esempio, Germania, Svizzera e Austria dove, con il supporto del ministero per ambiente, agricoltura e turismo, il KBVӦ sta lanciando la campagna “Tutto nel Bio – Alleanza per un’Austria libera dai sacchi di plastica”. L’obiettivo è la promulgazione di una legge sul divieto di commercializzazione degli shopper monouso e dei sacchi per frutta e verdura di plastica non compostabile, analogamente a quanto è stato già fatto in Italia ed in Francia e dal 2020 anche in Spagna, in modo da garantire un sensibile miglioramento nella qualità della frazione organica.  Il progetto è stato presentato da Hubert Seiringer, presidente di KBVÖ - Kompost- und Biogasverband Österreich -, l’associazione nazionale austriaca per la produzione di compost e biogas che raggruppa 486 gestori di impianti e altre 56 aziende in Austria. Seiringer ha anche affermato che l’iniziativa sarà presentata ufficialmente nelle prossime settimane in una conferenza stampa congiunta con il governo austriaco a Vienna.

La campagna ha trovato il pieno supporto anche di Konrad Schleiss di Biomasse Swisse, il quale ha dichiarato che l’iniziativa austriaca sul sacco frutta e verdura compostabile potrebbe essere estesa agli altri paesi del Continente per diventare un’iniziativa europea. Sia i dati delle analisi merceologiche condotte in Svizzera che quelli presentati da Kehres, Managing Director della BGK in Germania, hanno evidenziato un livello di contaminazione da plastiche del prodotto finale, superiore nel digestato degli impianti di digestione anaerobica rispetto al compost prodotto negli impianti di compostaggio tradizionali. In Svizzera, nel 2017 il 73,3% dei campioni di compost analizzato è risultato idoneo mentre solo il 50% dei campioni di digestato ha superato il test di qualità. In Germania, sempre nel 2017, a non soddisfare i criteri di qualità sono stati l’l,8,7% dei campioni di compost e il 10,8% dei campioni di digestato (si noti che i dati non sono confrontabili in quanto il criterio svizzero è più restrittivo). La ragione è da ricondurre ai sistemi di pretrattamento più intensivo presenti negli impianti di digestione anaerobica che tendono a frammentare maggiormente le plastiche che entrano nel sistema andando ad inquinare il compost. Di qui la considerazione unanime che uno degli obiettivi principali nella raccolta differenziata della frazione organica per la produzione di ammendanti idonei all’utilizzo in agricoltura deve essere quello di garantirne la qualità. eliminando quanto più possibile la plastica non compostabile già a monte dei processi di trattamento.

Christian Garaffa, Marketing Manager Raccolte Differenziate di Novamont ha dichiarato “Novamont da 5 anni è partner promotore di questo evento in virtù dell’esperienza maturata in 25 anni di raccolta differenziata dell’organico in Italia. Nel nostro sistema, i sacchi compostabili in Mater-Bi® hanno permesso un’intercettazione della frazione organica efficiente e di qualità portandoci a primeggiare nel mondo. Ne è esempio è la città di Milano dove, attraverso l’uso delle bioplastiche certificate secondo la norma europea EN13432 si intercettano più di 100 kg/abitante*anno di scarti alimentari di purezza elevata, favorendone la trasformazione in biogas e compost di qualità, garantendo così la chiusura del ciclo del carbonio, nell’ottica di una vera economia circolare.

Tommaso Tautonico
autore
Articoli correlati
  • Leggi
    02/11/2015 - 13:31
    Ambiente
    Acea Pinerolese: Legambiente visita l'impianto di produzione biometano da rifiuti organici

    Legambiente è stata in visita nei giorni scorsi all'impianto di Acea Pinerolese di trattamento dei rifiuti organici da raccolta differenziata di Torino e buona parte della area metropolitana, esempio virtuoso nella gestione della differenziata e nelle energie rinnovabili.

  • Leggi
    05/07/2016 - 18:38
    Ambiente
    Arrivano le batterie ecologiche a base di composti organici

    La start-up romana "Green Energy Storage", nata dalla collaborazione tra l'Università di Tor Vergata e la Fondazione Bruno Kessler, sarà la prima in Italia a sviluppare e commercializzare il prototipo. L'innovativo progetto è stato ideato da Michael Aziz, ricercatore della Harvard University, che...

  • Leggi
    10/10/2014 - 12:30
    Ambiente
    Biometano: dai rifiuti organici anche l'energia per alimentare un'automobile

    I rifiuti organici sono una possible fonte di energia rinnovabile capace di alimentare un'automobile oppure la caldaia e i fornelli di casa. È la prospettiva aperta dal biometano, che sarà al centro del prossimo "Forum sul compostaggio ed il biogas", organizzato dal Consorzio Italiano Compostatori...

  • Leggi
    16/07/2015 - 18:18
    Ambiente
    L'UE propone l'obbligo della raccolta differenziata dei rifiuti organici

    La risoluzione Sirpa Pietikäinen, approvata dal parlamento europeo il 9 luglio scorso, prevede anche una drastica riduzione delle discariche e invita la Commissione a studiare la fattibilità della graduale sostituzione degli imballaggi alimentari con prodotti realizzati con materiali biodegradabili...