09/02/2016 - 14:00

Ambiente: recuperata la Carta forestale del Regno d'Italia del 1936

E' stato presentato a Firenze presso l'Accademia Italiana di Scienze Forestali il lavoro di recupero e restituzione in formato digitale della Carta Forestale del Regno d'Italia del 1936, realizzata a quei tempi dalla Milizia Forestale.
Il progetto è stato conseguito grazie all'impegno del Corpo forestale dello Stato - Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio (INFC) e del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) - Unità di ricerca per il monitoraggio e la pianificazione forestale (MPF) di Trento, con la collaborazione del Centro di ricerca per la selvicoltura (SEL) del CREA di Arezzo e del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell'Università degli Studi di Trento. Il lavoro svolto ha grande valore dal punto di vista storico e scientifico, poiché è stato recuperato un documento di notevole importanza culturale, che rappresenta una "foto" della situazione di allora dei boschi italiani. Infatti la Carta del 1936 può essere considerata precursore dei moderni inventari forestali nazionali realizzati dalla Forestale, in collaborazione con il CREA, a partire dal 1985. Proprio in ambito inventariale INFC, pertanto, è stato istituito un gruppo di lavoro per il recupero e la moderna gestione delle informazioni contenute nella Carta del 1936.

Ad aprire il convegno sono stati il Vice Capo del Corpo forestale dello Stato, Alessandra Stefani insieme a Michele Pisante del CREA, Orazio Ciancio dell'Accademia Italiana di Scienze Forestali e Marco Marchetti della Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale. Per il Corpo forestale dello Stato sono intervenuti il responsabile dell'INFC, Enrico Pompei, che ha parlato dell'attività di monitoraggio, mentre Nicolò Giordano ha analizzato gli aspetti socioecologici dei boschi italiani tra le due guerre. Sono intervenuti anche Fabrizio Ferretti e Piermaria Corona del CREA, Marco Ciolli dell'Università di Trento e Giuseppe Scarascia Mugnozza dell'Università della Tuscia. Il ruolo del moderatore spetta a Orazio Ciancio dell'Accademia Italiana di Scienze Forestali. Il lavoro dei ricercatori ha consentito di recuperare e trasformare in formato digitale l'intera cartografia forestale del 1936 (273 fogli in scala 1:100.000 realizzati in formato cartaceo). Il materiale così prodotto è stato reso fruibile attraverso un sistema informativo geografico WebGIS, utilizzabile su internet con i comuni programmi disponibili.

Il WebGIS, rende disponibile la cartografia forestale storica a operatori forestali, biologi, naturalisti e a chiunque sia interessato ad indagare sui cambiamenti ecologici e del paesaggio avvenuti nel nostro paese. Grazie al WebGIS è possibile visualizzare e interrogare la Carta Forestale del 1936 in formato rastere vettoriale. I file raster sono il risultato della scansione e della georeferenziazione dei fogli cartacei originali mentre i file vettoriali sono stati realizzati digitalizzando manualmente i confini delle aree boscate presenti nei file raster. Nel 1936 i confini dello stato italiano erano diversi da quelli odierni e la cartografia forestale ricopre anche aree che attualmente si trovano in Slovenia, Croazia e Francia. Tramite il WebGIS, infine, è possibile scaricare i file vettoriali e raster della Carta Forestale sul proprio computer.
Marilisa Romagno
autore