25/10/2017 - 18:39

Ambiente: Monte Bianco patrimonio UNESCO, avviato iter per la candidatura

I rappresentanti intervenuti durante la Conférence Transfrontalière Mont-Blanc hanno sottoscritto l'impegno ad avviare l'iter di candidatura del massiccio del Monte Bianco a patrimonio UNESCO

La notizia dell'avvio dell'iter che porterà il Monte Bianco a patrimonio UNESCO è stata data a Chamonix durante la Conférence Transfrontalière Mont-Blanc a cui hanno partecipato i rappresentanti delle collettività regionali e locali delle due Savoie, del Vallese e della Valle d’Aosta, unitamente ai delegati dei Ministeri dell’Ambiente di Francia, Svizzera e Italia.

patrimonio UNESCO

Il Monte Bianco si avvia a diventera patrimonio UNESCO. Durante la Conférence Transfrontalière Mont-Blanc i rappresentanti territorialmente competenti hanno siglato una dichiarazione d’intenti per definire gli adempimenti necessari all’avvio congiunto del processo di candidatura.

In particolare, la proposta approvata, che consentirà di intraprendere il lavoro preparatorio legato alla presentazione, coordinata dai tre Stati, di un dossier d’iscrizione, persegue tre obiettivi principali: approvare uno schema di governance che coinvolga in primo luogo le collettività locali e regionali nel processo di preparazione del dossier; valorizzare i tre pilastri dello sviluppo sostenibile (ambiente, società, economia) negli orientamenti strategici del dossier; individuare le risorse, umane e finanziarie, per il lavoro preparatorio.

Dal 1991 le autorità locali di Valle d’Aosta, Savoie e del Canton du Valais sono coinvolte nell’attuazione di politiche comuni di sviluppo sostenibile sul territorio transfrontaliero. Nel corso degli anni, l'Espace Mont-Blanc ha messo in campo diversi progetti transfrontalieri in tema di rischi naturali, sicurezza in montagna, turismo, innovazione, trasporti, adattamento ai cambiamenti climatici. L’inserimento del Massiccio del Monte Bianco nella lista dei siti patrimonio mondiale dell'UNESCO consoliderebbe la qualità e la coerenza del percorso di cooperazione che i territori hanno realizzato in questi anni per preservare e garantire la tutela e lo sviluppo dell’ambiente alpino.

"Questa candidatura – ha dichiarato nel suo intervento l’Assessore Jean-Pierre Guichardaz - che è anche il risultato di decenni di cooperazione non solo politica ma anche tecnica e operativa tra i nostri territori, viene oggi formalizzata dando il via a un processo che appare lungo, ma che in realtà comporterà un impegno corale estremamente serrato, con la definizione di step tecnici e politici molto ravvicinati, in quanto il 2022, data dell'auspicata iscrizione del Massiccio del Monte Bianco nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO, è molto più vicino di quanto si percepisca. Credo che il percorso debba vedere pienamente coinvolti, e direi soprattutto convinti, i territori, gli enti locali, perché solo in questo modo un'opportunità straordinaria come questa può essere vissuta come un atout".

"Un marchio, quello di "Patrimonio dell'Umanità", che rafforzerebbe ulteriormente le occasioni di dialogo e di collaborazione tra i nostri territori – ha proseguito Guichardaz - nell'ottica di una più stretta sinergia nel campo della tutela del nostro patrimonio ambientale, ma anche dello sviluppo turistico, dell'industria e dell'impresa locale, che devono essere ancora più "sostenibili", sempre più "green" e di "nicchia", per non essere cancellati da un mercato che si fa in ogni momento più globale e quindi più difficile da aggredire e da fare "emergere" ".

"Il fatto che molti autorevoli "sostenitori" sollecitano i nostri Paesi a perseverare nel processo di candidatura del Monte Bianco a "Patrimonio Mondiale dell'Umanità" – ha concluso Guichardaz - non può che rafforzare la nostra convinzione che siamo sulla strada giusta". 

Tommaso Tautonico
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