01/01/2013 - 01:00

Ambiente: l'inquinamento indoor

Siamo abituati a collegare la parola inquinamento ai fumi delle auto... magari l'inquinamento fosse solo fuori, saremo molto fortunati (concedetemi il termine). Invece no. L'inquinamento indoor è una contaminazione che riguarda l'interno di edifici, quali case e luoghi di lavoro.
In questo caso i fumi, le polveri sottili si mescolano con agenti inquinanti interni, quali: materiali di costruzione degli edifici, impianti di riscaldamento e condizionamento, rivestimenti (pitture murarie, vernici, pavimenti, ecc.), arredi, prodotti per la pulizia (detersivi, insetticidi, ecc.), impianti elettrici, elettrodomestici. Prima di riportare le fonti di inquinamento per ogni agente inquinante, è necessario spiegare che cosa sono i COV o VOC (dall'inglese Volatile Organic Compounds).

I COV sono gruppi chimici composti di carbonio, con punto di ebolizione uguale o minore di 250°C. Benchè abbiano un punto di ebolizione molto basso gli ossidi di carbonio (CO e CO2) non sono considerati COV. A titolo di esempio, i COV possono essere: idrocarburi, composti contenenti ossigeno e cloro, aldeidi, eteri, alcool, esteri, clorofluorocarburi, idroclorofluorocarburi. I COV hanno un ruolo fondamentale sul cambiamento del clima. Infatti reagiscono con il metano permettendogli di restare di più nell'aria, contribuiscono alla condensazione delle nubi, formano acidi organici, nella troposfera controlla la formazione di ozono, influenza il bilancio del carbonio.

Per i motivi precedentemente elencati, l'emissione dei COV vengono controllate. L'isopropene e i monoterpeni sono i più reattivi e quindi i più studiati al momento. I COV reagiscono velocemente con i radicali ossidrili (-OH). ozono (O3), e nitrato. Queste reazioni formano specie chimiche secondarie: formaldeide, perossiradicli, composti carbonilici e via dicendo. Essi accrescono i livelli di ozono. A parte i nomi impronunciabili delle varie molecole o reazioni misteriose agli occhi di molti, è da capire il meccanismo. Insomma, piccole molecole, in concentrazioni impercettibili, funzionano da catalizatori che innescano processi che stanno sconvolgendo il nostro clima. Per esempio, una molecola di tricloro etano, sopravvive in atmosfera per 3500 anni, distruggendo milioni di molecole di O3 (ozono).

Tuttavia, è fondamentale distinguere tra COV derivati dall'uomo, come ad esempio sono i petrolio derivati e COV naturali, i così detti B-COV. Questi ultimi derivano dalla vegetazione e sono, i più conosciuti: alfa pinene, limonene, linalolo, oli essenziali. Questi sono prodotti in enormi quantitativi (l'alfa pinene, viene prodotto in 1800 mila tonnellate all'anno) ma non danno alterazioni, infatti i B-COV non inquinano. Sono anti ossidanti e foto sensibili, quindi vengono distrutti dai raggi U.V. ATTENZIONE, i B-COV, non essendo pericolosi, vengono utilizzati nei prodotti naturali e vengono chiamati comunque COV perchè la legge non fa distinzione. Tra le fonti di inquinamento abbiamo:
- Materiali da costruzione: radon e formaldeide
- Riscaldamento a gas:NOX, CO
- Riscaldamento a kerosene: NOX, CO, SO2
- Isolante: asbesto
- Arredamento: VOC, formaldeide
- Mobili e prodotti per la casa: VOC, formaldeide
- Forni a legna e camini: PM10, CO, idrocarburi policiclici aromatici (IPA)
- Fornelli a gas: NOX, CO
- Fumo di tabacco: particolato respirabile (PM10), monossido di carbonio (CO), composti organici volatili (VOC)

Non è finita qui. Gli agenti di inquinamento non sono solo chimici o fisici, ma anche biologici, quali: muffe, pollini, batteri, funghi. I danni causati da tutti questi agenti (chimici, fisici e biologici) possono essere transitori o permanenti ed addirittura possono essere causa di mali estremi come tumori o malattie croniche.
Tommaso Tautonico
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