08/03/2015 - 08:47

8 marzo, Galletti: donne custodi della terra e leader nella tutela dell'ambiente

"Le donne, che oggi festeggiamo, hanno da sempre un rapporto speciale e primario con l'ambiente. Sono, dagli albori della civiltà umana, le custodi della terra. Ancora oggi in tante aree del mondo l'agricoltura, la gestione delle risorse idriche, il sostentamento dei nuclei familiari attraverso i prodotti della terra è affidato alla donne.
Ad affermarlo è stato il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, intervenuto alla cerimonia di premiazione del concorso "Donne per la Terra
 
"Per questo loro antico rapporto con la terra, le donne sono anche le prime a percepire gli effetti dei cambiamenti climatici, i fenomeni di desertificazione, di inaridimento delle falde con la conseguente difficoltà a reperire acqua potabile e per i campi" ha continuato Galletti. 
 
"Esiste una cultura specifica femminile che ha portato alla ribalta internazionale temi come gli effetti della perdita di biodiversità, la diminuzione dei territori coltivabili a causa del surriscaldamento globale, gli effetti delle coltivazioni OGM. Personalità come l'indiana Vandana Shiva, donna e scienziata, hanno dato un contributo decisivo alle conoscenze su questi temi e indicato buone pratiche, avviato esperienze pilota su un modo diverso di rapportarsi alla terra, rispettandola e valorizzando le risorse specifiche dei territori" ha detto ancora il ministro. 
 
"Il legame fra donna e terra non s'è mai in realtà dissolto. La donna dava la vita e la curava, viveva nella terra e della terra, la gestiva e la tutelava perché dalla terra dipendeva la sopravvivenza della comunità. Ai giorni nostri, soprattutto nel mondo occidentale e industrializzato in cui viviamo, ovviamente la realtà socio-economica è diversa. Abbiamo, vogliamo e dobbiamo ulteriormente rafforzare una parità dei ruoli che sia sempre più reale. Ma le donne rimaste leader nelle decisioni sui bisogni primari, sono loro ad essere responsabili nel 65% dei casi degli acquisti delle famiglie. Ed in questo ambito hanno una maggiore attenzione alla sostenibilità, ai prodotti sani" ha aggiunto Galletti. 
 
E ancora, le donne "sono, come si usa dire adesso, i veri "stakeholders" dei consumi interni, soggetti capaci di incidere sulle scelte economiche, di condizionarle in senso ecologico. E non è un caso, anzi è un merito delle donne italiane, se negli anni del calo dei consumi, anche dei generi alimentari, gli unici prodotti che hanno visto crescere vendite e presenza sono quelli legati a scelte alimentari sostenibili. E' questo, nella nostra società europea, il modo in cui rivive e si rinnova quel rapporto antico donna-terra, che si è aggiornato, modificato, ma che è rimasto integro nella sua essenza e nel suo valore etico e sociale. Un legame che oggi vive di articolazioni diverse e più ricche. Le donne sono sempre più, giustamente, classe dirigente del nostro paese e stanno trasferendo anche in professioni un tempo prevalentemente maschili, sensibilità e attenzioni che rendono il lavoro femminile estremamente competitivo e di qualità". 
 
"Non è un caso, se le statistiche non ci ingannano, che nella nuova agricoltura, quella d'eccellenza, quella che sarà protagonista dell'EXPO 2015, un imprenditore su tre sia donna. La stessa percentuale si riscontra nelle aziende agrituristiche che rappresentano un comparto trainante di un settore che punta sulla qualità ambientale, sul primato che l'Italia può orgogliosamente vantare nei beni paesaggistici. Esiste, insomma, una speciale inclinazione femminile nei confronti delle tematiche ambientali" ha ricordato il ministro. 
 
"Un'attenzione che le rende particolarmente dedicate anche nelle professioni - dall'architettura all'urbanistica,alla ricerca scientifica - alle evoluzioni dell'economia del futuro, quella che si usa chiamare "green economy" e che si declina in tutti i campi dell'attività umana. Le donne stanno crescendo in maniera significativa in questi lavori verdi, occupano ormai un terzo dei posti e quasi sempre, grazie ad una preparazione mediamente più qualificata degli uomini, ad un livello medio alto. Posizioni che sono occupate in prevalenza peraltro da giovani".
 
Gallettti si è poi ancora soffermato sul valore della green economy, "perché il nostro, anzi il futuro dei nostri figli, non potrà che essere sostenibile" ha detto ricordando l'importanza delle nuove generazioni, i cosiddetti  "nativi ambientali", ovvero "nuovi cittadini che hanno integrato nella loro cultura di base, che hanno metabolizzato nei loro stili di vita quotidiani il concetto della sostenibilità, del rispetto per l'ambiente, del risparmio e della corretta gestione delle risorse naturali. Temi questi che, grazie a linee guida elaborate con la collega Giannini (Stefania Giannini, ministro dell'Istruzione, ndr) dal prossimo anno potranno essere approfonditi a scuola, diventando patrimonio culturale delle nuove generazioni. Siamo tutti impegnati per un'Italia migliore, capace di valorizzare i propri patrimoni naturali e umani e, oggi più che mai, la grande risorsa regalata al Paese dall'attenzione delle donne per l'ambiente" ha concluso il ministro. 
Rosamaria Freda
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