12/10/2016 - 15:00

15 proposte per una finanziaria green per rilanciare l'economia italiana

Legambiente lancia oggi al Governo le sue 15 proposte al fine di ridisegnare la fiscalità italiana in chiave ambientale cancellando rendite e privilegi contro l'ambiente. Interventi fattibili senza nuove tasse né nuovo debito pubblico.
Legambiente ha presentato oggi a Roma nel corso della conferenza stampa organizzata presso la sala stampa della Camera dei Deputati le 15 proposte per la legge di Bilancio 2017 ridisegnare la fiscalità italiana
La sfida che oggi Legambiente lancia al Governno mira a definire nuove regole di tassazione più trasparenti e chiare per cave, acque minerali, concessioni balneari, rifiuti, consumo di suolo, trivellazioni di petrolio e gas. Il tutto senza creare debito pubblico ne nuove tasse. Le 15 proposte riguardano interventi chiari fattibili che riguardano l'economia circolare e i beni comuni, la riqualificazione edilizia e la manutenzione del territorio, il clima e la mobilità sostenibile. Interventi che premiano gli investimenti in innovazione e permettono di reperire le risorse per ridurre il costo del lavoro.

Secondo l'associazione ambientalista per realizzare tali interventi è necessario che il Governo cancelli rendite e privilegi di cui beneficiano coloro che gestiscono cave, acque di sorgente, concessioni balneari, estrazioni di petrolio e gas. Questo consentirebbe di generare quasi 2 miliardi di euro ogni anno, a partire dal 2017.
Legambiente, tra le sue 15 proposte, propone ad esempio di fissare un canone minimo in tutta Italia per l’attività estrattiva, di eliminare tutte le esenzioni dalle royalties sulle trivellazioni, di penalizzare lo smaltimento in discarica per favorire il riciclo, di adeguare i canoni per le concessioni balneari e quelli per il prelievo di acque minerali. Ed ancora di rimodulare le accise sui prodotti sulla base di criteri ambientali, di ridefinire le politiche per il settore dell’autotrasporto cancellando i sussidi in vigore.

Legambiente mette inoltre in evidenza l’urgenza di interventi in grado di ridefinire una tassazione più trasparente sull’energia e di rivedere l’Iva sull’acquisto dei prodotti, attraverso aliquote differenziate tra il 4 e il 22% sulla base di trasparenti criteri ambientali. Complessivamente tra accise su energia e trasporti, Iva su beni e prodotti, lo Stato attualmente incassa 150 miliardi di euro che, a parità di gettito, vanno ridistribuiti sulla base di criteri ambientali.

Legambiente propone di sbloccare quegli interventi che riguardano la riqualificazione del patrimonio edilizio, l’autoproduzione da fonti rinnovabili, ma anche il suolo agricolo, le bonifiche. Sul fronte della riqualificazione edilizia e della manutenzione del territorio, l’associazione ambientalista propone ad esempio la revisione delle detrazioni per la riqualificazione energetica e antisismica del patrimonio edilizio, attraverso incentivi legati al miglioramento delle prestazioni energetiche e all’adeguamento antisismico realizzati negli immobili.
Per un maggiore dettaglio delle 15 proposte di Legambiente clicca qui.
Marilisa Romagno
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