10/06/2016 - 14:05

Xylella, Corte Giustizia UE: gli abbattimenti sono legittimi

La Corte di Giustizia europea ha stabilito che "La Commissione puo richiedere agli Stati membri di rimuovere tutte le piante potenzialmente infette dalla xylella fastidiosa, anche in assenza di sintomi, quando queste piante sono vicine ad altre gia infette".
Bruxelles potrebbe imporre all'Italia, in base al principio di precauzione, l'abbattimento degli ulivi. Secondo quanto riportato nel dispositivo della Corte di giustizia, la Commissione potrebbe intervenire direttamente anche nel caso in cui le piante non presentino sintomi d'infezione ma si trovino in prossimità di piante già infettate; la misura è proporzionata all'obiettivo di protezione fitosanitaria nell'Unione europea. Secondo Enrico Brivio, portavoce della Commissione Europea: "La sentenza della Corte e' importante per fare chiarezza e per mantenere un elevato libello di protezione della salute delle piante. La Corte conferma la posizione della Commissione secondo cui la rimozione degli alberi potenzialmente infetti in queste aree è, in combinazione con altre misure, l'opzione più efficace per assicurare l'eradicazione di questo organismo dannoso. Ci aspettiamo che le autorita' italiane mettano in atto le misure che sono state decise a livello europeo".

Preoccupata invece la Coldiretti Puglia che attraverso il suo Presidente Gianni Cantele chiede di incontrare il governatore della Regione: "Chiediamo un incontro urgente al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per affrontare in maniera sinergica e rapida questa nuova drammatica fase che si è aperta con la sentenza odierna. L'UE ha ribadito il preannunciato "così è se vi pare" sulla vicenda delle eradicazione anche degli alberi non infetti nel raggio di 100 metri, confermando la legittimità degli espianti disposti dalla Commissione. L'UE - insiste Cantele - fa come Ponzio Pilato anche sugli indennizzi da riconoscere agli olivicoltori che hanno subito e dovuto affrontare in solitudine l'aggressione del patogeno da quarantena Xylella fastidiosa e devono fare i conti con ingenti perdite di reddito presenti e future, e se ne lava le mani, rimandando l'intera partita al Governo italiano e alla Regione Puglia. Pertanto, oltre a confermare la violenza delle misure precedentemente adottate, l'UE scarica incredibilmente la patata bollente sull'Italia che dovrà ipotizzare in solitudine un regime che conceda ai "proprietari dei fondi interessati un indennizzo ragionevolmente commisurato al valore delle piante distrutte"".
Tommaso Tautonico
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