01/01/2013 - 01:00

Wwf: ''La biodiversità italiana: un'enciclopedia completa con troppe pagine strappate''

"Il rapporto Ispra conferma che la biodiversità in Italia è come un'ottima enciclopedia, completa di tutti i volumi, ma di cui purtroppo molte pagine sono state strappate negli ultimi decenni: l'Italia è il Paese europeo più ricco di biodiversità, ma molte specie sono sull'orlo del baratro e rischiano di scomparire per sempre" è il commento del WWF Italia al rapporto dell'ISPRA pubblicato oggi.
Per specie simbolo come orso, lontra e uccelli come il capo vaccaio o l'aquila del Bonelli parliamo a volte di poche decine di esemplari o coppie. Ma la biodiversità, oltre che dal numero di specie, dipende fortemente dalla ricchezza delle popolazioni, e anche quando le popolazioni si frammentano e si riducono, come sta avvenendo in Italia, una grande quantità di biodiversità va perduta.
Secondo il WWF le scelte gestionali ed economiche di oggi faranno la differenza domani: "Nell'anno della biodiversità occorre mettere in atto tutti gli sforzi necessari per recuperare questo patrimonio inestimabile che non solo è fatto di specie, ma anche di ecosistemi in grado di darci i servizi ambientali fondamentali su cui poggiano tutte le nostre attività: fertilità del suolo, fornitura di acqua potabile e cibo, qualità dell'aria, prodotti forestali, salute e benessere, turismo e così via".
Oggi possiamo ancora operare per tutelare e gestire in maniera sostenibile i diversi e importantissimi ambienti naturali del territorio italiano, e quindi salvaguardare le popolazioni di grifone, pollo sultano, gobbo rugginoso, camoscio appenninico, orso bruno, lontra, aquila del bonelli, capovaccaio, pelobate fosco, storione, carpione, lampreda, rosalia alpina, macaone sardo e di molte altre preziose specie.
"Solo il cambio radicale della nostra politica di gestione territoriale - anche in riferimento a consumo di suolo, urbanizzazione selvaggia, infrastrutture impattanti e bracconaggio, per fare solo alcuni esempi - potrà consentire di mantenere all'Italia il suo primato per ricchezza di biodiversità".
LA BIODIVERSITÀ IN 20 RIGHE
MA COS' È LA BIODIVERSITÀ?
Il termine biodiversità indica la varietà degli organismi viventi, la loro variabilità genetica e i complessi ecologici di cui fanno parte.
Un insieme ricchissimo di organismi, piante, animali ed ecosistemi (per oltre 1 milione e 700 mila di specie conosciute) tutti legati l'uno all'altro, frutto di 3 miliardi e mezzo di anni di evoluzione. La biodiversità è un patrimonio universale per tutta l'umanità, che fornisce cibo, acqua, energia, protezione e moltissimi "servizi eco-sistemici" indispensabili alla vita quotidiana. Dal 1970 abbiamo perso circa un terzo della biodiversità mondiale.
PERCHÉ IL 2010 È "L'ANNO DELLA BIODIVERSITÀ" ?
Nel 1992 è stata adottata la Convenzione Internazionale sulla Biodiversità (CBD), poi ratificata da 192 Paesi tra cui l'Italia.
Nel 2002, con l'istituzione del Countdown 2010, i governanti del mondo si sono impegnati a ridurre significativamente la perdita di biodiversità entro quella data. L'ONU ha dichiarato il 2010 "Anno della Biodiversità" per ricordare ai governi gli impegni presi e sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema. A oggi, 167 Paesi hanno adottato proprie Strategie e Piani d'azione a tutela della biodiversità, ma l'Italia non è tra questi.
È VERO CHE L'ITALIA HA UNA BIODIVERSITÀ DA RECORD?
Con 57.468 specie animali (di cui l'8,6% endemiche, ovvero vivono solo nel nostro Paese) e 12.000 specie di flora (13,5% endemiche), l'Italia è il paese europeo più ricco di biodiversità. Ma oggi è a rischio estinzione il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi, il 76% degli anfibi e l'88% dei pesci d'acqua dolce, minacciati da consumo del suolo, modifica degli habitat, inquinamento, bracconaggio e caccia eccessiva. Così rischiamo di perdere specie come l'orso bruno, la lontra, l'aquila del Bonelli, la pernice bianca o la gallina prataiola.
COSA DEVE FARE L'ITALIA PER NON PERDERLA?
Per l'Anno della Biodiversità WWF ha avviato una campagna speciale inaugurata da incontri istituzionali con le massime cariche dello Stato, a partire dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per indicare una road map di interventi affinché il nostro Paese compia tutti i passi necessari per confermare e difendere il suo ricchissimo patrimonio naturale. Entro la fine del 2010 l'Italia deve infatti definire una Strategia nazionale della biodiversità sostenuta da un apposito Fondo per la biodiversità, come previsto dalla Convenzione Internazionale sulla Biodiversità.
 
Marilisa Romagno
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