01/01/2013 - 01:00

WWF: subito impianti di compostaggio per incentivare la differenziata

La raccolta differenziata in Campania è possibile. Il WWF Italia ricorda che in alcune realtà della Regione, compresi alcuni quartieri di Napoli per un totale di oltre 130.000 abitanti coinvolti, il sistema porta a porta produce già ora risultati sorprendenti che arrivano al 90% e in controtendenza rispetto alle cronache di quotidiana emergenza.
"La risoluzione del problema rifiuti in Campania e a Napoli richiede soluzioni veloci e in armonia con gli obiettivi posti dalla UE. Una pianificazione come quella attuale basata su impianti complessi e costosi come gli inceneritori non risponde a nessuno dei due requisiti. Acerra ha dimostrato che fare un inceneritore richiede un tempo enorme e tantissimi soldi. Quindi occorre pensare ad altre soluzioni. L'UE chiede che tra 9 anni sia riciclato il 50% della carta, del legno e della plastica presente nei RSU. Quindi chiede meno inceneritori, più impianti di recupero dei materiali e più raccolta "porta a porta". In WWF vorrebbe, dunque, che non si ripetano gli errori fatti in precedenza e si valorizzino le buone esperienze. In Campania mancano impianti per il trattamento dell'umido. Occorre colmare velocemente questo vuoto e si può fare. Si deve inoltre incentivare i Comuni a spingere sulle raccolte differenziate in quanto l'umido smaltito in discarica o STIR Stabilimenti di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti insieme al resto dei rifiuti indifferenziati costa 100 euro a tonnellata, mentre se virtuosamente separato e portato fuori dalla Campania ha un costo più che raddoppiato.

Considerato che la frazione umida rappresenta il 40% del totale dei rifiuti prodotti appare chiaro che i Comuni con bilanci disastrati non sono spinti ad attuare buone pratiche. Per stimolare la raccolta differenziata in Campania è urgente attivare rapidamente gli impianti di compostaggio pronti e realizzarne altri in tempi brevi, parliamo di giorni e mesi invece degli anni necessari a realizzare un inceneritore. I Napoletani ed i Campani, infatti, hanno bisogno di risposte immediate per essere messi nelle condizioni di poter fare il loro dovere di cittadini e dimostrare ulteriormente che possono non essere secondi a nessuno" dice Stefano Leoni Presidente WWF Italia. Che i napoletani possano essere virtuosi, infatti, emerge con chiarezza dalle rilevazioni sul campo dello scorso dicembre realizzate dal WWF con una video inchiesta sul 'porta a porta' nei quartieri di Napoli che coinvolge oltre 130.000 abitanti, pari al 13% della popolazione partenopea. Questi cittadini 'Campioni' di differenziata hanno 'risparmiato' alla discarica ben il 66,09% dei rifiuti prodotti consentendo di recuperare la materia e riducendo il fabbisogno di discariche. Il WWF sottolinea che l'attività 'pilota' dimostra come i cittadini napoletani superino in efficienza chi finora, al contrario, li ha condannati all'emergenza cronica.
Tommaso Tautonico
autore