01/01/2013 - 01:00

Uso sostenibile dei pesticidi: nuova normativa comunitaria in arrivo

Entro il 1° gennaio 2014 gli stati membri dovranno aver stabilito le condizioni necessarie per assicurare l'applicazione obbligatoria, da parte degli utilizzatori di prodotti fitosanitari, dei principi di difesa integrata.
Finalmente si sta concludendo l'iter che dovrebbe portare entro l'anno alla pubblicazione sulla Gazzetta Europea del nuovo quadro normativo sull'uso sostenibile dei pesticidi, che comprende:
- il Regolamento relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari;
- la Direttiva sull'utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari.
Entrambi i provvedimenti nascono in seno al VI° programma comunitario di azione in materia di ambiente 2002-2012, che affronta con un approccio strategico globale il problema della riduzione dei pericoli e dei rischi dell'impiego dei pesticidi, tenendo in conto il principio di precauzione.
Scopo del Regolamento, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, che abroga le direttive 79/117/CE e 91/414/CE, è quello di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana, animale e dell'ambiente, salvaguardando la competitività dell'agricoltura.Il principio di precauzione per la salvaguardia della salute umana, degli animali e dell'ambiente, quale ispiratore delle disposizioni oggetto del Regolamento, è il vero elemento di rottura con la normativa precedente in materia di autorizzazione e immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari.
Con la Direttiva sull'utilizzo sostenibile dei pesticidi, per la prima volta la Comunità Europea interviene,"al fine di ridurre la dipendenza dall'utilizzo dei pesticidi" e con una normativa specifica, a regolamentare la fase dell'impiego dei prodotti fitosanitari. La riduzione del rischio per la salute umana e per l'ambiente si persegue in questo caso attraverso un quadro di azioni per l'impiego sostenibile dei P.F., lo sviluppo delle tecniche di agricoltura integrata e di approcci e tecniche alternative a quella tradizionale.
I Paesi Membri si devono impegnare fortemente con propri piani d'azione nazionali per ridefinire i propri obiettivi quantitativi di riduzione dell'uso dei fitofarmaci e incoraggiare lo sviluppo di tecniche non chimiche di difesa delle colture; questi piani dovranno comprendere anche i tempi e gli obiettivi della riduzione e gli indicatori per le verifiche.
Il 22 ottobre scorso a Roma il Ministero dell'Ambiente ed il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali hanno presentato il primo Schema di Piano di Azione Nazionale al quale ha lavorato un Tavolo tecnico interistituzionale formato da rappresentanti ed esperti di amministrazioni centrali e regionali nonché di istituti scientifici.
L'informazione, la formazione e l'addestramento degli addetti, siano essi rivenditori, utilizzatori o tecnici, sono i volani attraverso cui veicolare le conoscenze necessarie a questa trasformazione nel settore della difesa delle colture.
In base a queste nuove disposizioni, l'uso dei fitofarmaci sarà vietato o fortemente ridotto nelle vicinanze di scuole, parchi o in prossimità di ospedali. Anche l'uso del mezzo aereo sarà vietato; con l'affermazione della "gestione antiparassitaria integrata", che è al centro della nuova normativa, si mira a promuovere metodi di controllo degli organismi nocivi alternativi all'uso della chimica, come la rotazione delle colture, la lotta biologica ecc...
Entro il 1° gennaio 2014 gli stati membri dovranno aver stabilito le condizioni necessarie per assicurare l'applicazione obbligatoria, da parte degli utilizzatori di prodotti fitosanitari, dei principi di difesa integrata.
 
Tommaso Tautonico
autore