01/01/2013 - 01:00

Unilever tra i "Green Brand 2012"

Si è svolto a Torino, nella cornice del 25° Salone Internazionale del Libro, il Convegno "Essere green conviene", dedicato alla presentazione del volume Green Brand 2012 edito da b&p communication in partnership con Panorama e Panorama Economy, l'Università Roma Tre e il portale Open University.
Green Brand 2012, giunto quest'anno alla sua quinta edizione edistribuito in allegato a Panorama Economy in edicola il 17 maggio, presenta le case history e le buone pratiche di aziende che, lavorando con estrema attenzione alla sostenibilità, influiscono positivamente su prodotti, servizi, innovazione e stili di vita. Unilever Italia, rappresentata al convegno dall'External Affairs Manager Francesco Baiano, ha partecipato a Green Brand 2012 presentando il suo Unilever Sustainable Living Plan,il piano pubblicato nel 2010 attraverso il quale la multinazionale anglo-olandese si prefigge di raggiungere entro il 2020 tre ambiziosi obiettivi: aiutare un miliardo di persone a migliorare la propria salute e il proprio benessere, dimezzare l'impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti, approvvigionarsi al 100% di materie prime sostenibili.

"Small Actions, Big Difference": piccole azioni che, unite, possono fare una grande differenza. Questo il principio fondamentale cui si ispira la strategia con cui Unilever vuole crescere. Un progetto che parte dal vertice mondiale di Unilever per arrivare coinvolgere anche l'intero staff dell'azienda. Unilever crede fortemente che tra sostenibilità e crescita non ci sia conflitto. Anzi, è convinta che un'azienda per crescere debba puntare a migliorare la qualità della vita e il benessere dei consumatori e delle persone che lavorano con e per l'azienda, riducendo al tempo stesso il proprio impatto ambientale. Unilever, come ha illustrato Francesco Baiano durante il Convegno,ha individuato l'incidenza del proprio impatto ambientale lungo l'intera catena del valore: l'approvvigionamento delle materie prime pesa per il 26%, la produzione per il 3%, il trasporto per il 2%, lo smaltimento dei rifiuti per l'1%, mentre l'utilizzo da parte dei consumatori, l'area più critica, incide sul totale per un sorprendente 68%. Partendo da questa analisi, Unilever è intervenuta in maniera importante su tutte le componenti. In particolare sulle due aree di maggiore incidenza: l'approvvigionamento di materie prime e l'uso dei prodotti da parte dei consumatori.

Unilever infatti da un lato è impegnata a raggiungere l'obiettivo di approvvigionarsi esclusivamente di materie prime sostenibili entro il 2020, con una notevole implicazione sociale negli standard di vita dei piccoli agricoltori e i microimprenditori, e dall'altro sta lavorando attraverso l'innovazione dei prodotti e l'implementazione dicampagne di sensibilizzazione verso i consumatori, per ridurre l'impatto nella fase di utilizzo. E' l'assunzione di responsabilità lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, infatti, che distingue Unilever per unicità nel panorama mondiale dei progetti di crescita sostenibile. Ogni giorno, 2 miliardi di persone nelmondo utilizzano un prodotto Unilever. Solo grazie ai loro piccoli gesti si può fare una grande differenza e raggiungere gli obiettivi fissati dal Piano: "Small Actions, Big Difference", appunto.
Tommaso Tautonico
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