01/01/2013 - 01:00

Unilever premiato dal WWF per l'olio di palma

Unilever si è posizionata tra le imprese con i punteggi più elevati nel Rapporto "Palm Oil Buyers' Scorecard 2011", la valutazione sull'approvvigionamento sostenibile di olio di palma condotta dal WWF a livello mondiale tra le aziende manifatturiere e le insegne della distribuzione, giunta alla seconda edizione (la prima edizione è stata realizzata nel 2009).
Il Palm Oil Scorecard 2011 è stato reso noto il 23 novembre in occasione della 9a Tavola Rotonda sull'Olio di Palma Sostenibile (Roundtable on Sustainable Palm Oil - RSPO) in corso a Kota Kinabalu, capitale dello stato di Sabah in Malesia. Unilever, tra i maggiori buyer a livello mondiale di olio di palma e membro attivo della RSPO, ha raggiunto nella valutazione del WWF un punteggio pari a 8 su una scala da uno a dieci, un risultato che colloca la multinazionale anglo-olandese tra le aziende più impegnate concretamente nell'approvvigionamento sostenibile dell'olio di palma. L'olio di palma è un olio vegetale impiegato in moltissime lavorazioni di prodotti alimentari, detergenti e di cura della persona, e il cui consumo globale aumenterà secondo le previsioni dai 50 milioni di tonnellate attuali ad almeno 77 milioni nel 2050. Le piantagioni di olio di palma non certificate rappresentano una delle maggiori minacce per la conservazione delle ultime foreste tropicali e della loro biodiversità; la deforestazione inoltre contribuisce ad incrementare la quantità di emissioni di gas serra riconducibili alle attività umane.

Diventa sempre più necessario quindi che il mondo della produzione e del consumo aderisca a rigorose politiche di sostenibilità che portino ad un approvvigionamento sostenibile in percentuali sempre maggiori, fino a raggiungere la totalità. La percentuale di olio di palma sostenibile acquistato da Unilever si colloca ormai tra il 50% e il 75% dei proprio approvvigionamento complessivo, con l'obiettivo di raggiungere il 100% entro il 2015. Un traguardo che si colloca nel quadro più ampio dello Unilever Sustainable Living Plan, il Piano per il Vivere Sostenibile con il quale Unilever si prefigge, entro il 2020, di aiutare un miliardo di persone a migliorare la propria salute e il proprio benessere, dimezzare l'impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita dei propri prodotti, e approvvigionarsi per il 100% di tutte le materie prime in modo sostenibile. L'edizione 2011 del Palm Oil Buyers' Scorecard promossa dal WWF ha coinvolto oltre 130 tra produttori e distributori di Europa, Australia e Giappone. Le performance sono state valutate secondo gli standard internazionalmente riconosciuti della RSPO, e hanno preso in considerazione sia l'utilizzo attuale di olio di palma certificato, sia gli obiettivi futuri di sostenibilità dichiarati dalle aziende.

Rispetto alla prima rilevazione condotta nel 2009, è emerso che l'approvvigionamento sostenibile è cresciuto sensibilmente, ma rappresenta ancora solo il 10% della produzione mondiale di olio di palma. E' quindi più che mai urgente accelerare l'adozione delle pratiche di produzione e approvvigionamento sostenibile, un impegno che coinvolge non soltanto gli agricoltori, le aziende e i distributori, ma anche gli stessi consumatori. Anche gli utilizzatori finali infatti possono dare un contributo decisivo al processo, osservando alcuni semplici comportamenti virtuosi: acquistare i prodotti commercializzati da aziende che si siano impegnate ad approvvigionarsi con olio di palma sostenibile; cercare il marchio RSPO sui prodotti; chiedere espressamente, sia ai rivenditori sia alle aziende produttrici, che i prodotti commercializzati siano realizzati con olio di palma certificato. La cooperazione con il consumatore finale è un aspetto fondamentale della catena, e Unilever ne ha fatto un vero e proprio slogan: "Small Actions. Big Difference". Tanti piccoli gesti quotidiani, messi insieme, possono fare una grande differenza per il pianeta e per il benessere di tutti.
Tommaso Tautonico
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