01/01/2013 - 01:00

Un concorso sull'uso intelligente del patrimonio boschivo

Bosco e Foresta sono termini utilizzati spesso come sinonimi ma che in realtà corrispondono a concetti differenti. Un concorso che premia l'innovazione e l'originalità e la sostenibilità ambientale. L'obiettivo è valorizzazare lo sviluppo di competenze e know-how per la creazione di nuove opportunità di lavoro attraverso l'uso intelligente del patrimonio boschivo italiano.
Da una parte, con "foresta", ci si riferisce comunemente ad una superficie a copertura arborea allo stato naturale; la foresta da sempre suscita timori, ma evoca anche un fascino intrinseco, che ne ha fatto oggetto di miti, leggende e usanze fin dalle radici delle nostre civiltà, da quando cioè con la domesticazione di piante e animali e con le prime civiltà urbane la specie umana ha cominciato ad abbandonare la sua relazione originaria con la foresta, quella relazione che ancora oggi osserviamo nei gruppi residui di cacciatori raccoglitori. Al contrario il "bosco" è inteso come area arborea il cui assetto è conseguenza della gestione umana: è un'indiscussa fonte di protezione e sostentamento in termini di beni di natura economica e servizi (sfera sociale, funzione culturale).
La discriminante è quindi la gestione del rapporto uomo-bosco e le modalità di intervento dell'uomo nel gestire il territorio e gli spazi occupati dal patrimonio arboreo.

Come si può intervenire sulle foreste per promuovere l'uso intelligente del patrimonio boschivo italiano e al contempo sviluppare competenze e know-how per creare nuove opportunità di lavoro?
Sono questi gli obiettivi alla base della "call for solution" ForestSkill, promossa nell'ambito dell'"Anno Internazionale delle Foreste" dalla Fondazione Italiana Accenture e la Fondazione Collegio delle Università Milanesi, con la collaborazione scientifica dell'Università degli Studi di Milano Bicocca, l'Università degli Studi di Milano e la partnership di comunicazione di FederlegnoArredo e della Fondazione UniVerde.
L'obiettivo del concorso è di identificare delle soluzioni progettuali con forti caratteristiche di innovazione e originalità, ad alta sostenibilità ambientale, con finalità educative e ricaduta positiva sul sistema Paese, tese alla valorizzazione e allo sviluppo di competenze e know-how per la creazione di nuove opportunità di lavoro attraverso l'uso intelligente del patrimonio boschivo italiano.

L'occupazione nei settori di interesse ambientale, secondo una ricerca di Progetto Ambiente - Isfol su dati ISTAT nell'arco temporale 1993 - 2008, è in crescita nel settore del turismo (14,5%) e della difesa, controllo e disinquinamento (8,4%), mentre presenta valori stabili nel settore dei rifiuti (24,4%) e in quello delle risorse agro-forestali (35,8%). Nell'arco temporale in esame risulta che gli occupati nel settore ambientale passano da 263.900 a 372.100 unità, mentre, crisi permettendo, per i prossimi anni le stime parlano persino di un raddoppio. In un Paese in cui 30 giovani su 100 sono senza occupazione, l'ambiente può pertanto rappresentare un'opportunità concreta di occupazione.
I progetti da candidare potranno rivolgersi ad accrescere la funzione economica del bosco, a migliorare quella di fornitore di servizi, o ad entrambi gli obiettivi.
Il bando è rivolto a tutti i laureati, italiani e stranieri, presso un'Università italiana tra l'a.a. 2005-2006 e l'a.a. 2010-2011. Possono partecipare sia singoli che gruppi, che possono avvalersi di tutte le competenze necessarie a proporre un'idea progettuale completa e di una lettera di referenze del docente di un ateneo.

Le soluzioni progettuali possono avere ad oggetto differenti temi, tra cui: produzione di beni: prodotti principali (legname) e prodotto secondari e/o accessori (risorse del sottobosco), nell'ottica di un utilizzo sostenibile soprattutto in rapporto alle popolazioni locali; potenziamento o recupero della funzione idrogeologica; recupero e valorizzazione della funzione rifugio e/o trofica per la fauna selvatica; salvaguardia della funzione ecologica di conservazione di specie e/o di comunità a rischio che trovano nel bosco il loro ambiente congeniale; recupero e ampliamento di "relitti" o "frammenti" di bosco o riconversione di boschi governati a ceduo in fustaie di pregio naturalistico; potenziamento e miglioramento della fruizione ricreativa, turistica, didattico-culturale, sportiva nonché di quella estetico-paesaggistica.
I progetti dovranno pervenire nel periodo compreso tra il 12 ottobre 2011 e il 29 febbraio 2012.
Tra le 10 idee finaliste verranno premiati due vincitori entro il 15 aprile 2012, ai quali sarà data la possibilità di realizzare la propria soluzione progettuale mettendo a disposizione una cifra di € 30.000,00.

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Marilisa Romagno
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