01/01/2013 - 01:00

"Tia puntuale" a Capannori: organico e imballaggi in plastica prossimi allo zero

Gli scarti alimentari organici sono ormai prossimi allo zero nel rifiuto non differenziato che viene raccolto a Capannori. Lo stesso si può dire della plastica da imballaggio nelle abitazioni, mentre la parte più consistente di ciò che non viene riciclato riguarda i pannolini, i tessuti, il cuoio, la pelle e la gomma.
È quanto risulta da un'analisi merceologica, condotta dalla "Scuola Agraria del Parco di Monza" per conto del Comune e Ascit nel centro temporaneo di stoccaggio dei rifiuti indifferenziati provenienti dalle 8 frazioni dove si sta sperimentando la "Tia puntuale", che è stata resa nota in occasione del corso di formazione sui "Rifiuti Zero" che si è tenuto all'ostello di Vorno. Uno studio, questo, che ha inteso analizzare la qualità del materiale che non viene avviato a differenziazione perché gettato, appunto, nel sacchetto dell'indifferenziato. Il dato che riguarda l'organico è un vero e proprio record. Gli scarti alimentari, infatti, rappresentano l'1,85% del rifiuto residuo delle utenze domestiche e lo 0% di quelle non domestiche come bar e ristoranti e altri tipi di attività produttive. Il risultato assume una valenza ancor più positiva se confrontato con quello del 2008 condotto su tutte le zone della raccolta "porta a porta", quando il 10,56% dei rifiuti indifferenziati era composto da materiale organico da cucina, e con quello regionale. In Toscana la presenza media di questo tipo di rifiuto nell'indifferenziato è del 35-40%.
 
Nei rifiuti indifferenziati provenienti dalle abitazioni è praticamente inesistente anche la plastica da imballaggio, con una quota dello 0,26%, mentre nelle utenze non domestiche questo valore è pari al 12,61%. Prossimi allo zero sono anche, nelle abitazioni, il cuoio, le pelli e le gomme (0,63%) e altri materiali come il vetro (0,63%) e il legno (1,22%). "I numeri parlano chiaro. I cittadini differenziano bene e grazie alla 'Tia puntuale' i risultati del riciclo migliorano ancora - afferma l'assessore all'ambiente, Alessio Ciacci -. Il merito va soprattutto alla comunità, che ha compreso l'importanza di riciclare i materiali e, allo stesso tempo, di ridurre i rifiuti. Non è un caso che siamo riusciti ad abbattere quasi a zero i valori dell'organico e degli imballaggi in plastica nel rifiuto indifferenziato. Questo spinge l'amministrazione comunale e Ascit ad andare avanti nella sperimentazione della 'Tia puntuale', che premia con una bolletta più leggera i cittadini virtuosi che producono meno rifiuti indifferenziati. Dopo il più che positivo avvio in 8 frazioni dall'inizio dell'anno, entro l'estate l'estenderemo a Lammari, uno dei paesi più popolosi del comune, e, entro la fine del 2012, in tutto il territorio".
 
"Stiamo infine progettando - conclude l'assessore Ciacci - altre iniziative per ridurre i pannolini che finiscono in discarica. Per questo, dopo la vendita attraverso le farmacie comunali dei pannolini lavabili, stiamo studiando il loro utilizzo negli asili nido comunali. Questo comporterebbe un notevole miglioramento sia per la qualità dei prodotti a contatto con la pelle dei bimbi ma anche per la riduzione di enormi quantità di rifiuti". Per quanto riguarda la tipologia dei principali rifiuti non differenziati, nelle abitazioni il valore più alto in termini relativi è quello dei pannolini, che rappresenta un quarto (24,33%) del totale, mentre nella precedente rilevazione del 2008 era del 14%. Seguono stracci e tessuti (21,68%) e plastica non recuperabile (11,69%). Nelle utenze non domestiche, invece, ben oltre la metà dei rifiuti che non vengono avviati a riciclo (59,28%) è composta da cuoio, pelle e gomme. L'amministrazione comunale ha già avviato da tempo molte buone pratiche per ridurre la produzione di rifiuti alla fonte e favorire gli scarti riciclabili. Tra le ultime attivate in ordine temporale c'è quella dei pannolini compostabili, che si possono acquistare nella nuova farmacia comunale nord in viale Europa a Lammari.
Vesna Tomasevic
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