01/01/2013 - 01:00

Salviamo le oasi con il WWF

Nell'Anno internazionale delle Foreste il WWF promuove la grande raccolta fondi "Una nuova oasi per te" per salvare tre boschi italiani in grave pericolo: i Boschi di Marzagaglia in Puglia; un'area prossima alla Riserva naturale di Valpredina, sulle Prealpi bergamasche; il bosco umido di Foce dell'Arrone, sul litorale laziale.
 
Nel mondo vengono distrutti ogni anno circa 13 milioni di ettari di foreste naturali e, pur considerando una riforestazione pari a 7,8 milioni di ettari (che però ha valori di biodiversità ben diversi da quelli dei boschi maturi perduti) la perdita netta è comunque pari a circa 5,2 milioni di ettari
Le stime per il futuro sono tutt'altro che rosee: se non si interviene subito di questo passo entro i 2050 saranno oltre 230 i milioni di ettari di foresta (pari a più di mezza Europa) a scomparire
E con loro un patrimonio indispensabile per la nostra vita. 
Le foreste, infatti, sono alla base degli equilibri climatici ed ecologici del nostro Pianeta, garantiscono aria e acqua pulita, ci difendono dal dissesto idrogeologico, offrono materie prime e posti di lavoro.
 
In Italia, gli oltre 10,6 milioni ettari di boschi e i loro abitanti (lupi, orsi, rapaci, istrici, picchi, caprioli, ghiri, tassi, testuggini, anfibi, invertebrati, ...) sono messi in pericolo da incendi, che distruggono ogni anno circa 50.000 ettari di aree boscate, dal consumo del suolo, che negli ultimi 15 anni ha divorato 3,5 milioni di ettari di territorio (poco meno di Lazio, Umbria e Abruzzo insieme), dal degrado e dal bracconaggio, che ogni anno ferisce o uccide migliaia di animali comprese specie rare e a rischio estinzione. 
 
Dall'8 al 29 maggio sarà possibile donare 2 euro inviando un SMS al numero 45507 da cellulari TIM, Vodafone, Wind e 3, o chiamando lo stesso numero da rete fissa Teletu; oppure 2 o 5 euro per ogni chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Fastweb e Infostrada. 
Sarà inoltre possibile donare presso gli oltre 7800 sportelli automatici (ATM) UniCredit su tutto il territorio nazionale. I fondi raccolti saranno utilizzati per acquisire le tre aree e dare vita a nuove Oasi WWF.
 
Testimonial d'eccezione dell'iniziativa è l'attore Luca Argentero che, in uno spot prodotto dallo studio Codesign per la regia di Roberto Laurenzi, lancia un appello da un fantastico bosco animato in 3D, in cui gli alberi tagliati dall'uomo ritornano in vita grazie al contributo di tutti. 
 

 

I boschi di Marzagaglia
È solo un lembo di territorio schiacciato tra un'autostrada (la A14), una cava e un strada statale ma ancora in grado di custodire il bellissimo paesaggio tipico pugliese oltre a specie "da primato" come il mustiolo, il più piccolo mammifero europeo lungo appena 6-7 centimetri, il colubro leopardino (tra i serpenti più colorati d'Europa) e la rara farfalla Melanargia arge, inserita nella lista rossa IUCN delle specie a rischio estinzione e una nuova specie di orchidea scoperta dal team di ricerca WWF nel 2010.
 
Il bosco minacciato di Valpredina
Situato nel cuore della provincia di Bergamo è una vera e propria autostrada del cielo per gli uccelli migratori come cicogne, gru e falchi pecchiaioli; un habitat ideale per oltre 50 specie di uccelli, tra cui il falco pellegrino, che nidificano nell'area, e un rifugio per caprioli, scoiattoli, tassi, ma anche anfibi come la salamandra pezzata o crostacei il raro gambero di fiume. 
Purtroppo però non essendo ancora del tutto protetto speculazione, tagli, bracconaggio e interessi venatori hanno preso di mira Valpredina, per sfruttarne le risorse e l'ambiente, tanto che l'area rischia di essere inclusa nell'ampliamento dell'area di caccia circostante.
 
Il bosco umido della Foce dell'Arrone
È uno piccolo scrigno di biodiversità situata alla Foce dell'Arrone dove uccelli migratori vi trovano habitat ideali per la loro nidificazione e si possono osservare coloratissime orchidee selvatiche e fiori come il giaggiolo puzzolente e il ranuncolo favagello.
Dal punto di vista storico e culturale le piscine di acqua di falda temporanee sono testimonianza di quel territorio unico nel suo genere e tipico della pre-bonifica, quando le paludi, allora considerate inospitali, in realtà giocavano un ruolo essenziale per la presenza di biodiversità.
Lisa Zillio
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