01/01/2013 - 01:00

Risoluzione del Parlamento europeo per tutelare specie a rischio estinzione

Nell'Anno Internazionale della Biodiversita', il Parlamento europeo lancia un appello per una maggiore protezione degli orsi polari, tigri ed elefanti, tutte specie simbolo della bellezza del nostro Pianeta ma, purtroppo, soggette ad un sempre maggiore rischio di estinzione.
Nel mese di marzo si svolgera' la prossima riunione della Convenzione sul commercio internazionale di specie di flora e fauna selvatica minacciate di estinzione (Cites), un punto nodale nella strategia di tutela di queste specie.
Proprio in vista di questo appntamento, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione dove gli eurodeputati chiedono a Stati membri e Commissione europea di sostenere la proposta degli Stati Uniti di rafforzare la tutela dell'orso polare, inserendolo nell'elenco delle specie per le quali e' assolutamente vietato il commercio internazionale.
L'orso polare, infatti, il piu' grande predatore dell'ecosistema marino artico, e' oggi fortemente a rischio di estinzione a causa della perdita del proprio habitat che, come conseguenza del riscaldamento globale, si sta sciogliendo sempre piu' velocemente.
Inoltre, le popolazioni di orso polare subiscono a partire dagli anni Novanta le conseguenze di una effereta commercializzazione di interi esemplari o parti del loro corpo.
Un'altra specie di cui si discutera' molto durante la riunione della Cites sara' quella dell'elefante africano e del suo prezioso avorio.
Il Parlamento europeo si schiera pertanto contro la proposta di Tanzania e Zambia di consentire il commercio della specie, anche se in modo controllato, finche' "non sara' possibile effettuare un'autentica valutazione delle conseguenze della vendita in un'unica soluzione dell'avorio proveniente da Botswana, Namibia, Sud Africa e Zimbabwe effettuata nel novembre del 2008".
"Esistono infatti - si legge nella risoluzione - prove crescenti dell'aumento delle organizzazioni per il commercio illegale in tutta l'Africa".
Il Parlamento di Strasburgo fa quindi appello a Commissione e Stati membri perche' si escludano eventuali proposte di commercio della specie almeno fino al 2028, invitando gli Stati che hanno beneficiato della vendita nel 2008 a sostenere finanziariamente le attivita' del Fondo per l'elefante africano per la lotta contro il bracconaggio.
Anche le tigri costituiscono una merce pregiata sul mercato illegale e nonostante i tanti appelli, la minaccia di estinzione per i grandi felini dell'Asia non diminuisce.
Il Parlamento europeo prende quindi atto di "una deludente mancanza di progressi" su questo fronte e fa pressioni perche' l'Ue sostenga gli sforzi per contrastare il commercio fuorilegge di parti e derivati, ad esempio potenziando la capacita' di Interpol, l'Unodc, Omd e Cites.
Lisa Zillio
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