01/01/2013 - 01:00

Rinnovabili: il Governo migliori il D. lgs

Questa mattina, alle ore 12, si terrà davanti al Ministero dello Sviluppo Economico una conferenza stampa organizzata dalle associazioni ambientaliste e da quelle del settore delle rinnovabili sulla versione attuale del Decreto sulle rinnovabili.
ISES ITALIA, oltre a essere presente alla conferenza stampa, manifesta il proprio impegno per ulteriori azioni fino all'approvazione in via definitiva del provvedimento da parte del Consiglio dei Ministri. Trasmettiamo la dichiarazione del Presidente di ISES ITALIA, G.B. Zorzoli: Le indiscrezioni che circolano sulla versione per il consiglio dei ministri del D.lgs recante attuazione della direttiva 2009/28/Ce del parlamento europeo e del consiglio del 23 aprile 2009 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, confermano le preoccupazioni espresse al momento della pubblicazione del relativo schema.

Da un lato sarebbe rafforzato il riequilibrio delle misure a favore degli usi termici e più in generale della biomassa, con ulteriori miglioramenti, soprattutto attraverso una maggiore semplificazione delle procedure, che confermano la positività di questa parte del provvedimento. Viceversa per la generazione elettrica da rinnovabili il testo non muterebbe rispetto alla versione originaria, disattendendo le richieste di modifica che con voto bipartisan erano state approvate dalle Commissioni parlamentari di Camera e Senato, con cui le associazioni delle rinnovabili e ambientaliste avevano stabilito un dialogo proficuo.

Si tratta di indicazioni importanti che, se riprese nel testo finale del Decreto, potrebbero porre le basi affinché anche in Italia, come in Germania e in altre nazione del mondo, si costruisca una economia "verde" non solo per promuovere la sostenibilità ambientale come ci viene richiesto dalla Comunità Europea, ma per rilanciare il sistema produttivo e uscire dalla crisi economica e sociale, sicuramente aggravata se gli investimenti già impegnati nel settore non verranno tutelati con l'approvazione di un provvedimento equilibrato. In caso contrario si rischia di rendere inutili i risultati brillantemente ottenuti fino a questo momento, di non riuscire a raggiungere gli obiettivi al 2020 indicati all'Unione europea nel Piano Nazionale di Azione, col risultato di incorrere in infrazioni comunitarie, e di mettere a repentaglio il futuro di un comparto produttivo e dei servizi che anche in termini occupazionali ha svolto una positiva funzione anticiclica.

Chiediamo pertanto al Governo di rivedere il testo del Decreto sulla base delle indicazioni contenute nei documenti approvati dalle Commissioni parlamentari e del dialogo intrattenuto con i principali stakeholders del settore nella fase di consultazione del provvedimento, al fine di valorizzare il ruolo positivo che le energie rinnovabili possono assumere, anche tenendo conto del nuovo scenario energetico che si sta delineando a seguito la crisi sulla sponda meridionale del Mediterraneo.
Tommaso Tautonico
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