01/01/2013 - 01:00

Rifiuti: quanto ci costa una gestione sbagliata

L'Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva ha svolto un'indagine per analizzare su tutto il territorio nazionale il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia-tipo di tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200€ ed una casa di 100 metri quadri.
 
L'indagine, condotta con il contributo dei rilevatori civici di Cittadinanzattiva, ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia nel 2009
Il risultato è allarmante.
 
In Italia i costi della gestione dei rifiuti sono inversamente proporzionali alla sua efficienza: meno funziona e più la si paga, anche a peso d'oro come nel caso di Napoli dove la spesa annua per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ammonta a 453€, quasi il quadruplo rispetto ad Isernia (122€), la città meno cara d'Italia.
Dal 2000 ad oggi, infatti, si è registrato un aumento del +61% (+4,5% rispetto all'ultimo anno).
 
In Campania la spesa media annua più elevata, a Napoli, Benevento, Siracusa e Roma le tariffe più care d'Italia. Nell'ultimo anno aumenti record a Napoli (+60,1%), Reggio Calabria (+57,4%), Benevento (+44%) e Trapani (+34,7%)
Tra i 10 capoluoghi con le tariffe più alte, otto sono al Sud mentre solo uno, Trieste, è del Nord (309€). 
In generale, la media annua più alta si registra in Campania (364€), la più bassa in Molise(131€).
 
Cinque le città che nell'ultimo anno hanno fatto registrare incrementi record, superiori al 20%: Napoli (+60,1%), Reggio Calabria (+57,4%), Benevento (+44%), Trapani (+34,7%) e Pescara(+21,3%). 
Da notare anche il ritardo con il quale i capoluoghi di provincia hanno adottato la Tariffa d'igiene ambientale (Tia), introdotta dal Decreto Ronchi nell'ormai lontano 1997: sono solo il 45%, mentre la maggioranza dei capoluoghi (55%) è rimasta fedele alla Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani (Tarsu).
Lisa Zillio
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