01/01/2013 - 01:00

ReMedia: record Raee gestite ma la sorpresa sono i RAEE professionali

Nonostante le criticità strutturali legate alla raccolta di RAEE professionali, difficilmente tracciabili e spesso soggetti a smaltimenti illeciti ed esportazioni illegali, nel 2011 il Consorzio ha gestito 3.500 tonnellate di rifiuti elettronici prodotti da enti e aziende, registrando un aumento dell'80% rispetto al 2010. Sul totale dei RAEE domestici, pari a 33.500 tonnellate, TV e monitor (raggruppamento R3) rappresentano circa il 60% del totale gestito dal Consorzio.
ReMedia - tra i principali Sistemi Collettivi italiani no-profit per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), pile accumulatori al piombo e impianti fotovoltaici - ha gestito, nel 2011, oltre 37.000 tonnellate di RAEE. Nonostante rappresenti una piccola parte sul totale avviato a un corretto riciclo da ReMedia, il risultato dei RAEE professionali - prodotti dalle imprese e dagli enti pubblici - è davvero significativo e registra un balzo in avanti dell'80%, raggiungendo quota 3.500 tonnellate. Le criticità legate al sistema nazionale di gestione dei rifiuti elettronici di enti e aziende, che non vengono conferiti nelle piazzole comunali, impediscono una loro tracciabilità affidabile. "La crescita dei quantitativi di RAEE professionali è un segnale molto positivo ed evidenzia come le aziende stiano prendendo coscienza della necessità di avviare a un corretto riciclo le apparecchiature tecnologiche a fine vita, evitando di incorrere in pesanti sanzioni amministrative e penali", dichiara Danilo Bonato, Direttore Generale di ReMedia. "L'incremento registrato da ReMedia mette in luce una tendenza più generale che potrebbe rappresentare un passo significativo verso la riduzione dell'export illegale, una pratica molto diffusa come conferma il recente studio dell'Unep (Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente). Il corretto smaltimento delle apparecchiature a fine vita equivale anche ad avere meno rifiuti nelle discariche e ad aumentare il riciclo di metalli e materie prime che possono essere riutilizzate nell'industria. La trasformazione di rifiuti elettronici in risorse rappresenta quindi una sfida per l'ambiente, per la salute e per l'economia".

Tra i Raee domestici, generati cioè dai nuclei familiari e pari a oltre 33.500 tonnellate, il raggruppamento R3 (tv e monitor) ha segnato il risultato più alto con quasi 20.000 tonnellate raccolte, pari al 60% del totale. Seguono la categoria R4 (elettronica di consumo, piccoli elettrodomestici, informatica e telecomunicazioni, dispositivi medici) con oltre 6.000 tonnellate, R1 (freddo e clima) con circa 5.000 tonnellate e R2 (grandi bianchi) con 2.708. In coda gli R5 (sorgenti luminose) con 19 tonnellate. Per ritirare questi quantitativi, ReMedia ha effettuato 19.255 missioni di ritiro, con una media di circa 1.600 ritiri al mese presso le isole ecologiche gestite dai Comuni o dai loro operatori incaricati e servite dal Consorzio. Il servizio di ritiro di ReMedia registra, inoltre, una puntualità del 98,7% rispetto ai tempi di intervento definiti dall'accordo di programma ANCI e Centro di Coordinamento, dato che ci pone ai vertici dei Sistemi Collettivi. "Per quanto riguarda le pile portatili, ReMedia ne ha raccolte 550 tonnellate, in numeri 19.500.000, un buon risultato se si pensa che il sistema è ancora in via di sviluppo e che ci fa sperare il raggiungimento del target di raccolta annuale del 25% previsto dalla normativa", conclude Danilo Bonato.
Tommaso Tautonico
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