01/01/2013 - 01:00

RAEE: in un anno raccolte 10mila tonnellate nei negozi

E' passato un anno dall'entrata in vigore del decreto Uno contro Uno e, nonostante i molti problemi ancora da affrontare, sono oltre 10mila le tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche raccolti attraverso i negozi.
 
A dirlo, le stime del consorzio Ecolight, sistema collettivo che offre il servizio di raccolta e smaltimento a oltre 3mila negozi in tutta Italia e punto di riferimento per le aziende delle grande distribuzione organizzata.
Dal 18 giugno 2010 tutti i commercianti sono obbligati a ritirare gratuitamente e a smaltire in modo corretto le apparecchiature elettriche che il consumatore consegna al punto di vendita al momento dell'acquisto di un elettrodomestico nuovo di equivalente funzionalità. 
Questo provvedimento ha portato nei soli primi sei mesi a raccogliere circa 4mila tonnellate di raee; il secondo semestre invece ha fatto superare la quota delle 6mila tonnellate, con una crescita del 20% rispetto al periodo precedente. 
 
"Dopo una partenza difficoltosa, il sistema è andato lentamente a regime", spiega Giancarlo Dezio, direttore generale del consorzio Ecolight. 
"Sforzi ulteriori devono essere fatti sul fronte della comunicazione e dell'informazione nei confronti dei consumatori perché manca all'appello la piccola elettronica di consumo, ovvero il raggruppamento R4, che dovrebbe essere quello maggiormente interessato da questa normativa". 
"Lo sforzo che il consorzio ha fatto in questa fase iniziale è stato notevole." continua Dezio "Per un anno Ecolight è andato incontro alle esigenze dei punti vendita, intervenendo anche quando le istituzioni nazionali e locali non erano in grado di dare delle risposte. 
 
Tra i nodi disattesi della normativa, la possibilità di conferire i rifiuti raccolti dal circuito della distribuzione nelle isole ecologiche. 
Secondo l'ultimo rapporto di Ancitel Energia e Ambiente più del 46% dei centri di raccolta non ritirano i raee raccolti dai negozi, circa il 21% accoglie raee ma solo per piccoli quantitativi e provenienti dal territorio di competenza. Infine solamente il 3% è disposto a ricevere questi raee indipendentemente dal territorio di provenienza. 
"Questo ha comportato costi di smaltimento aggiuntivi, anche perché le tonnellate raggiunte solo in pochi casi hanno consentito l'accesso al sistema alternativo di raccolta avviato dal Centro di coordinamento dei consorzi Raee, sistema che consente di ridistribuire i costi su tutti i consorzi dei produttori", prosegue Dezio. 
 
Altre criticità derivano dalla normativa che regolamenta le isole ecologiche e che dipendono dalle singole province.
La soluzione potrebbe essere quella di aprire le isole ecologiche ai conferimenti della distribuzione e provvedere a modificare la normativa portando il periodo massimo di stoccaggio da 30 giorni a tre mesi, in modo da poter raggiungere i quantitativi necessari per ridurre gli attuali ingenti costi di stoccaggio e di trasporto. 
 
Lisa Zillio
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