01/01/2013 - 01:00

Puglia: emergenza ambientale a Brindisi

Le numerose organizzazioni ambientaliste presenti sul territorio brindisino esprimono molte perplessità sulla attuale emergenza ambientale e chiedono al presidente della regione Vendola di intervenire per evitare uno sfruttamento eccessivo del territorio che ne comprometta, ancor più, la qualità.
Nell'ultimo periodo la zona del brindisi sembra stia diventando un incubatore di progetti importanti per l'energia dell'intera nazione senza però considerare lìimpatto ambientale che tali opere hanno sul territorio. Alla importante centrale elettrica a carbone di Cerano, tristemente nota per i suoi livelli di inquinamento, si aggiungono diversi progetti: una nuova centrale elettrica ad olio vegetale, il rigassificatore e in ultimo il boom incontrastato del fotovoltaico che ha portato ad un aumento indiscriminato delle zone dedicate agli impianti.

Le diverse associazioni ambientaliste (e non): Wwf Brindisi, Acli ambiente,Arci, comitato per la tutela dell'ambiente e la salute del cittadino, Lipu, Legambiente, Italia nostra e molte altre hanno chiesto l'intervento diretto del presidente Vendola affinchè cerchi di trovare una soluzione concreta all'emergenza ambientale del territorio. Speriamo che nell'incontro fissato per il 16 dicembre prossimo in regione tra Vendola, il sindaco di Brindisi e il presidente della provincia, si parli anche di questo aspetto cercando di trovare una soluzione a questa emergenza.
Tommaso Tautonico
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