01/01/2013 - 01:00

Provincia di Lecce: "No" al Colacem

Il Comitato intercomunale "Non inceneriamo il nostro Futuro" esprime la sua massima soddisfazione per il primo importante risultato raggiunto: la Commissione Ambiente della Provincia di Lecce ha espresso la sua ferma contrarietà all'ipotesi che Colacem torni a bruciare rifiuti.
La Commissione ha ribadito il valore essenziale e primario - quale bene da tutelare al pari dei valori fondamentali dell'uomo - della salute pubblica ed in specie della salute delle popolazioni insediate nel territorio circostante l'impianto di Colacem spa. Ha inoltre manifestato, ritenendole fondate, piena e unanime condivisione delle preoccupazioni espresse dagli Enti e dalle Associazioni rappresentative della popolazione insediata nei pressi dello stabilimento Colacem circa l'aggravamento delle condizioni ambientali e dell'incidenza di tale aggravamento sulla salute delle stesse popolazioni, a seguito della eventuale messa in esercizio del coincenerimento del CDR.

La commissione ha ritenuto, pertanto, opportuna e necessaria una ferma presa di posizione da parte del Consiglio Provinciale a sostegno degli intenti perseguiti da Comuni, Associazioni e Comitati sopra richiamati. Si tratta di una prima vittoria figlia dell'impegno e della partecipazione di tantissimi cittadini, che, stanchi di assistere indifferenti e rassegnati alle scelte che coinvolgono drammaticamente la loro vita, hanno deciso di dire la loro ad alta voce, affiancati da associazioni, partiti politici, medici e sindaci che hanno scelto di non rimanere "pilatamente" sordi alle richieste dei loro cittadini.

Questo risultato è la dimostrazione che se si uniscono le forze in difesa di un obiettivo comune, quale la difesa della salute pubblica, si riesce ad incidere nelle scelte, anche quando si è di fronte ad una apparente sproporzione di forze, in una lotta di Davide contro Golia. La decisione della Commissione ha ridato dignità alla parola "Partecipazione", tanto spesso abusata da una politica di palazzo, provando che esiste ancora la Buona Politica, che ascolta e riceve le istanze e le richieste dei cittadini e su quelle orienta il proprio agire politico ed amministrativo, capace di anteporre i diritti collettivi agli interessi di pochi, che crede nella tutela del nostro territorio come unica vera fonte di ricchezza. Un unione di intenti che ha visto unanimemente concordi tutti gli schieramenti politici nella salvaguardia del bene supremo: la salvaguardia della salute pubblica. Ci auguriamo che questo non sia un episodio sporadico ma torni a diventare una prassi di buon governo, l'esercizio dell'ascolto delle istanze popolari e l'avvio di una nuova etica della gestione pubblica.
Tommaso Tautonico
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