01/01/2013 - 01:00

Physalia la nave che purifica le acque

Si chiama Physalia, dal nome di un'elegante medusa, il progetto di un'imbarcazione avveniristica dello studio d'architettura Vincent Callebaut.
Più che una nave è un giardino galleggiante, al 100% autosufficiente dal punto di vista energetico, ed è la risposta ai problemi idrici che affliggono il mondo. Sono oltre un miliardo le persone sul nostro pianeta che non hanno accesso all'acqua potabile, e oltre 3.000 di esse muoiono ogni giorno a causa di queste condizioni difficili.
È qui che entra in gioco Physalia, il mezzo che navigherà i fiumi, dal Danubio, al Volga al Reno, al Guadalquivir fino all"Eufrate e al Tigri. E durante la navigazione assorbirà CO2 e inquinanti chimici grazie ad una rete idraulica che gli consente di filtrare l'acqua del fiume, e dei sistemi di purificazione dagli inquinati biologici posti sul tetto.
Progettato con un'architettura a zero emissioni di anidride carbonica, è esso stesso un impianto di energia rinnovabile, infatti, può generare più energia di quanta ne consuma. Il tetto della nave ha una doppia membrana pneumatica, dotata di celle fotovoltaiche, e poi al di sotto dello scafo si trovano le idro-turbine che trasformano l'energia del moto ondoso del fiume in energia idroelettrica.
La superficie del Physalia è realizzata interamente in acciaio rivestito in alluminio, a sua volta ricoperto da uno strato di anatasio, una delle forme minerali dell'ossido di titanio (TiO2) che purifica l'acqua attraverso un meccanismo di catalisi chimica mediante i raggi ultravioletti.
Al suo interno Physalia contiene quattro giardini che rappresentano i quattro elementi della terra. All'ingresso principale s'incontra il Giardino dell'Acqua sovrastato da un tetto di vetro. Successivamente, vi è il Giardino della Terra, che si trova al centro della nave, dedicata alle ricerche internazionali che analizzano gli ecosistemi.
E poi c'è uno spazio confinato, il Giardino del Fuoco, un salotto subacqueo che è uno spazio dedicato alle mostre permanenti sugli ecosistemi acquatici. Infine, s'incontra il Giardino dell'Aria: uno spazio di ossigeno e di luce, si apre anche verso il paesaggio esterno.
Il Physalia è solo allo stadio di prototipo, ma sicuramente arriverà il giorno in cui coloro che vivono lungo il Danubio, il Reno o l'Eufrate saranno grati di vederlo navigare.
Tommaso Tautonico
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