11/01/2016 - 16:45

Pane al carbone vegetale, fa bene davvero?

Se ne parla da tempo per le sue proprietà alimentari benefiche, ma non pochi sono i punti oscuri della questione.
Parliamo del cosiddetto "pane al carbone vegetale" e di tutti i prodotti da forno realizzati con la stessa polvere nera proveniente da specie differenti di legno di betulla, pioppo e salice che viene sottoposto a combustione in assenza di ossigeno e successivamente trattato affinché la sua superficie assuma un aspetto poroso e una consistenza leggera, in grado di aumentarne la capacità assorbenti.
 
Ma quanto fa davvero bene il pane al carbone vegetale? Quanto è salutare? I pareri sono discordi e le notizie che arrivano dalla cronaca non aiutano a chiarire la questione. E' infatti di pochissimi giorni fa la notizia dell'operazione condotta dagli agenti della Forestale del Comando Regionale per la Puglia e del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente di Altamura - Parco Nazionale dell'Alta Murgia che ha portato alla denuncia di dodici panificatori che producevano e commercializzavano "pane, focaccia e bruschette al carbone vegetale".
 
I presunti responsabili dovranno rispondere di frode nell'esercizio del commercio e produzione di alimenti trattati in modo da variarne la composizione naturale con aggiunta di additivi chimici non autorizzati dalla legge, spiega il Corpo Forestale dello Stato.
 
La preparazione dei prodotti da forno sequestrati avveniva, infatti, attraverso l'aggiunta alle ricette classiche del pane e della focaccia del colorante E153 carbone vegetale, procedimento vietato dalla legislazione nazionale e da quella europea. Tali normative appunto non consentono l'utilizzo di alcun colorante sia nella produzione di pane e prodotti simili, sia negli ingredienti utilizzati per prepararli: acqua, farina, sale, zucchero, burro e latte.
 
I prodotti sequestrati venivano reclamizzati esaltandone la digeribilità per la loro presunta capacità assorbente che costituirebbe un ausilio per i disturbi gastrointestinali. Così è scattata le denuncia per i titolari di dodici panifici dislocati nelle città di Bari, Andria, Barletta, Foggia, Taranto e Brindisi.
 
Ma vediamo benefici e controindicazioni di questi prodotti. Il carbone vegetale ha la particolarità capacità di assorbire liquidi e gas che generano disturbi alla digestione e all'intestino e per questo risulta efficace nel trattamento di eccessiva produzione di gas a livello intestinale e a livello gastrico, reflusso gastroesofageo, alito cattivo e acidità allo stomaco. 
 
Quanto alle controindicazioni, non esiste una vera e propria letteratura scientifica in materia ma ciò che pare essere certo è la possibilità che il carbone vegetale possa interferire con l'uso alcuni farmaci compresa la pillola anticoncezionale. Non solo. L'uso di carbone attivo risulta sconsigliato per le persone che soffrono di appendicite e hanno ostruzioni a livello intestinale.
Rosamaria Freda
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