15/04/2014 - 14:45

Navigare su internet e nocivo per l ambiente, la ricerca di Rete Clima

Secondo la ricerca di Rete Clima, navigare su internet e nocivo per l ambiente perche aumenta le emissioni di CO2 nell aria
Il web è ormai una seconda realtà per tutti: navigare su internet ci permette di conoscere, di socializzare, di comprare, di lavorare e per questo è una risorsa sempre più utilizzata da tutti. In ragione di questo, molti operatori di telefonia hanno ampliato le loro proposte adeguandole alle nuove esigenze, così che gli utenti possano proficuamente confrontare le offerte di Tiscalicon quelle di Telecom e risparmiare.
Ci siamo mai chiesti, però, se questo uso massiccio della rete abbia delle conseguenze anche a livello ambientale? Ovvero quanto incidano tutte le connessioni mondiali sull’ecosistema? Vista l’entità del fenomeno, anche l’impatto sarà altrettanto. E a confermarlo è Rete Clima che, tramite il portale co2web.it, ci rivela che l’uso del web rappresenta il 2% delle emissioni di CO2 annuali dell’intero pianeta: in altre parole, tutta l’Information and Communication Technology del mondo produce oltre 830 mila tonnellate di anidride carbonica nell’aria.
Questo portale ha l’obiettivo di promuovere più informazione a riguardo e sensibilizzare a tematiche che sull’uso quotidiano di internet per poter ottimizzare e ridurre l’impatto ambientale che creano a livello mondiale.
Gli italiani, infatti, anche se statisticamente preferiscono connettersi alla rete mobile, non dispensano dall’uso della rete fissa perché questa è comunque più solida – e potenzialmente anche più veloce – di quella mobile.
Adesso, infatti, trovare la migliore tariffa per la connessione adsl, è molto più semplice di prima e gli utenti possono soddisfare anche in modo economico la loro esigenza di connessione alla rete anche quando sono in casa. Le statistiche dicono che un europeo su due è costantemente connesso ad internet.
Ciò che è stato rilevato da Rete Clima è che l’energia elettrica prodotta per usare dispositivi di connessione e tecnologie contestuali, sia la principale causa di questo inquinamento “digitale”: la maggior parte dell’elettricità prodotta nel mondo, infatti, è ancora derivante dai combustibili fossili che, di base, sono uno dei fattori determinanti per l’inquinamento ambientale.
Con il portale co2web è stato possibile simulare l’impatto ambientale dell’uso di internet da parte di un singolo utente e si è visto come la visione di 100 video su YouTube abbia un impatto ambientale pari a 43,2 kili di CO2 nell’aria, o come 100 mila pagine visitate in un mese producano 288 kili di anidride carbonica in un solo anno.
Usare internet per 100 ore al mese, per esempio, equivale a produrre 86,4 kili di CO2 che rappresentano l’equivalente di un viaggio in macchina, andata e ritorno, da Milano a Bologna.
E c’è di più: un utente che invia 500 e-mail da 1Mb ciascuna al mese, alla fine dell’anno realizzerà un consumo di 114 kili di CO2: in generale, quindi, avrà realizzato 243,6 kili di anidride carbonica annuali danneggiando l’ambiente.
Alla luce di questo, cosa è possibile fare concretamente? Il sito co2web.it offre la possibilità di consultare un decalogo per la sostenibilità con il quale sarà possibile adottare dei comportamenti quotidiani che siano il meno possibile nocivi per l’ambiente.  Uno di questi? Piantare un albero in città aiutando l’ambiente a riequilibrarsi dalle continue emissioni di gas nocivo.
SuperMoney
autore