21/06/2016 - 15:14

Mipaaf: pubblicato il decreto sanzioni per la salvaguardia dell'olio d'oliva italiano

E' stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto 103/2016 recante le sanzioni sull'olio d'oliva, che andrà in vigore dal 1 luglio 2016. Questo rappresenta un passo in avanti per la tutela dell'olio d'oliva italiano e per una maggiore difesa dei consumatori e dei produttori.
Andrà in vigore dal 1 luglio 2016 il decreto 103/2016 recante le sanzioni sull'olio d'oliva, al fine di tutelare l'olio d'oliva italiano e difendere consumatori e produttori.

Tra le principali norme del decreto figurano per la prima volta le sanzioni per il cosiddetto 'country sounding' (art. 4 comma 1), vale a dire la sanzionabilità, per la prima volta, dell'evocazione di un'origine geografica dell'olio diversa dall'origine dell'olio stesso, anche se correttamente etichettato. Si pensi a un olio d'oliva extra vergine che in etichetta riporta correttamente la dizione dell'origine "Miscela di oli di oliva originari dell'Unione europea e non originari dell'Unione", ma che presenta sulla bottiglia o nel packaging "segni, figure o illustrazioni che possono evocare" un'origine italiana (tricolore, nomi o aggettivi di italianità, immagini tipiche italiane ecc.).

La norma si applica a tutti i marchi registrati in Italia successivamente al 31 dicembre 1998 o in Europa al 31 maggio 2002 e consente di punire i comportamenti di concorrenza sleale messi in atto da chi imbottiglia ed etichetta l'olio, quando l'etichettatura e, più in generale, la presentazione del prodotto possono evocare un'origine diversa.
La copetenza sanzonatoria viene riportata in capo allo Stato (precedentemente era regionale) ed esercitata dall'Ispettorato centrale repressione frodi.
Le sanzioni riguardano anche il mancato rispetto del regolamento sugli imballaggi; la mancata o difforme indicazione in etichetta dell'informazione sulla categoria di olio; il mancato rispetto dell'obbligo di tenere i registri degli oli d'oliva e di sansa d'oliva.

Il Piano Olivicolo Nazionale previsto dall'articolo 4 del DL 51/2015, prevede tra i suoi obiettivi principali:
- incremento della produzione nazionale di olive e di olio extravergine di oliva, senza accrescere la pressione sulle risorse naturali, in modo particolare sulla risorsa idrica, attraverso la razionalizzazione della coltivazione degli oliveti tradizionali, il rinnovamento degli impianti e l'introduzione di nuovi sistemi colturali in grado di conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica;
- promozione dell'attività di ricerca per accrescere e migliorare l'efficienza dell'olivicoltura italiana;
- iniziative di valorizzazione del Made in Italy e delle classi merceologiche di qualità superiore certificate dell'olio extravergine di oliva italiano, anche attraverso l'attivazione di interventi per la promozione del prodotto sul mercato interno e su quelli internazionali;
- recupero varietale delle cultivar nazionali di olive da mensa in nuovi impianti olivicoli integralmente meccanizzabili;
- incentivare e sostenere l'aggregazione e l'organizzazione economica degli operatori della filiera olivicola, in conformità alla disciplina delle trattative contrattuali nel settore dell'olio di oliva prevista dal regolamento (UE) n. 1308 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013.


Marilisa Romagno
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