01/04/2020 - 19:48

MinAmbiente: costruire mentalità nuova dopo emergenza, tutela ambiente al primo posto

Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa intervenendo a Radio Cusano Campus ha affermato che il Covid19 ci ha posto di fronte ad una sofferenza globale, ma che deve essere da insegnamento per il futuro. Approfittiamo di questa vicenda per rivedere i nostri comportamenti e ripartire con una mentalità diversam, ponendo la tutela dell’ambiente al primo posto.

 

MinAmbiente, tutela ambiente

“Il Covid19 è una tragedia immane, ci ha posto di fronte ad una sofferenza globale, ma dobbiamo ripartire con una speranza diversa”, lo ha affermato il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa intervenendo a Radio Cusano Campus. “Non vogliamo immaginare un mondo che non produca, ma che produca con una mentalità diversa – ha spiegato Costa - ponendo la tutela dell’ambiente al primo posto. Questo si può fare, scienziati ed economisti ce lo dicono, cambiamo il paradigma produttivo per produrre in modo più umano e ambientalmente sostenibile. Questa immane tragedia deve essere da insegnamento per il futuro”.

“La logica dell’usa e getta si inserisce in un meccanismo mentale sbagliato – ha aggiunto il Ministro - nel mondo dei rifiuti si può riciclare, riutilizzare, evitando di andare ad aggredire il nostro pianeta. Penso ai cambiamenti climatici, ora è tutto focalizzato sul Covid 19, ma approfittiamo di questa vicenda, che pur rimane una tragedia immane, per rivedere i nostri comportamenti e ripartire con una mentalità diversa. Il mondo di dopo non sarà più lo stesso”.

Il ministro ha poi parlato della campagna #ricicloincasa avviata dal Ministero dell’Ambiente: “In questo periodo siamo chiamati tutti a stare a casa – ha detto - riscoprendo le antiche tradizioni, qualcosa che fa parte della saggezza italiana, scoprendo nuovi percorsi, è un modo per guardare non solo alle piccole cose, ma anche per cambiare atteggiamento e costruire una mentalità nuova che comincia dalle famiglie e dai nostri comportamenti quotidiani”. Parlando quindi, in senso più ampio, della gestione dei rifiuti, Costa ha affermato: “Non è solo una questione di mettere risorse in termini di fondi, che pur ci sono, quanto di modificare le norme e lo stiamo facendo: in queste settimane in cui il Ministero e la pubblica amministrazione in generale hanno rallentato le proprie attività, stiamo costruendo nuove norme per snellire la burocrazia che rende più fragile il sistema. Noi lo stiamo semplificando”.

“La criminalità organizzata si inserisce non solo dove c’è business, ma principalmente dove le norme sono fragili o dove il sistema non funziona in modo trasparente – ha aggiunto Costa - per trasparente intendo tracciabile, prevedendo anche la partecipazione dei cittadini. Questa nuova alleanza di trasparenza e tracciabilità non riguarda solo i rifiuti: dobbiamo costruire un nuovo paradigma ripartire con testa, mani e piedi nuovi”.

E rispondendo ad una domanda sull’invito rivolto a Greta Thunberg a venire in Italia, Costa ha affermato: “Lei era disponibile, poi è accaduta la tragedia che conosciamo. L’Italia ha avuto questa intuizione e il Ministero ha voluto costruire per la prima volta una Cop dei giovani, per invitarli a passare dalle proteste alle proposte. Ho costruito insieme al governo questo grande contenitore, lo Youth for Climate, un evento che era previsto a fine settembre primi di ottobre a Milano. Adesso vediamo che cosa succede però rimane l’idea, lo faremo il prima possibile, l’importante è farlo. Giovani di tutto il mondo verranno in Italia e per la prima volta proporranno il loro percorso ai grandi della Terra.“È la prima volta nella storia del mondo in cui almeno nelle materie ambientali i giovani sono educatori dei genitori – ha aggiunto Costa - la loro sensibilità dei giovani è molto più alta di quella delle generazioni passate”. E parlando di educazione ambientale, il Ministro ha poi concluso: “Da settembre 2020 la formazione ambientale entrerà in tutte le scuole, siamo il primo Paese ad averlo deliberato: questo vuol dire puntare sui giovani, costruire una coscienza ambientale per evitare di ripetere gli errori del passato”.

Marilisa Romagno
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