01/01/2013 - 01:00

LIPU: Abruzzo, richiesta revoca per posticipo caccia a discapito degli orsi

Prevista una revisione delle misure a tutela dell'orso bruno marsicano nel calendario venatorio regionale. Il Presidente LIPU Fulvio Mamone Capria invita gli amministratori abruzzesi a ricordare che l'orso è un prezioso patrimonio della collettività e che per questo necessita di essere tutelato, soprattutto nella fase precedente il letargo

La LIPU-BirdLife Italia richiama l'attenzione sulla richiesta da parte dell'assessorato all'Agricoltura della Regione Abruzzo di rivedere, tramite il Comitato regionale sulla VIA (Valutazione di impatto ambientale), la decisione del posticipo al primo novembre dell'apertura della caccia nella zona di maggior presenza dell'orso bruno marsicano.
 
"Il non perfetto calendario venatorio abruzzese - dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente LIPU-BirdLife Italia e Consigliere del Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise - ha comunque previsto il posticipo al primo novembre dell'apertura della caccia nella zona di maggiore concentrazione dell'orso bruno marsicano. Una misura che rappresenta un necessario cuscinetto di protezione per l'orso nella delicata fase preletargica, in cui davvero c'è bisogno che a questi animali sia evitata ogni forma di disturbo. Insomma, quello che si chiede è un piccolo sacrificio per i cacciatori, che in quella zona potranno comunque avviare, solo con qualche settimana di ritardo, la stagione venatoria". 
 
"Ma evidentemente - prosegue Mamone Capria - ai proclami e alle dichiarazioni di rispetto della natura non fanno seguito atti concreti, se è vero che le pressioni esercitate da una parte dei cacciatori abruzzesi stanno rimettendo in discussione questa pur elementare misura di protezione. Sarebbe tuttavia un gravissimo errore, che il Comitato VIA desse il via libera anticipato alla caccia: il disturbo agli orsi sarebbe assicurato, la fase di alimentazione preletargica certamente danneggiata e verrebbe così scritta un'altra cattiva pagina nella già difficile impresa di tutelare questa specie, che sta cercando di riprendersi ma che è comunque ridotta a qualche decina di esemplari, oltre la metà dei quali concentrati proprio in Abruzzo".
 
Conclude ricordando che tutelare l'orso bruno marsicano, per la Regione Abruzzo è un dovere che va oltre la stretta seppur importante amministrazione regionale, per diventare un'impresa ambientale di portata vastissima, che il governo abruzzese non può subordinare alla lobby dei cacciatori.
Mara Giuditta Urriani
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