01/01/2013 - 01:00

Le regioni a confronto sul tema delle aree ecologicamente attrezzate

Le aree industriali impegnate in un percorso di qualificazione APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate) sono ad oggi in Italia più di 80, per una superficie complessiva di quasi 10.000 ettari. La crisi finanziaria ha impattato negativamente anche su questo tipo di ambiti produttivi. A Bologna sono state invitate a discutere tutte le regioni italiane. L'obiettivo è stato quello di raccogliere idee e proposte in un'ottica di promozione delle Apea.
Si è tenuta ieri a Bologna la giornata di studi nell'ambito del progetto Eta Beta (Environmental Technologies Adopted by small Businesses operating in EnTrepreneurial Areas); progetto, finanziato dal Programma Life, al quale partecipa la Regione Emilia Romagna e finalizzato alla promozione delle tecnologie ambientali nelle aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA). Oltre a rappresentanti delle Regioni Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna e Toscana, sono intervenuti esponenti di enti locali, agenzie di sviluppo e soggetti gestori di aree produttive. Le APEA sono aree produttive caratterizzate da servizi eco-innovativi per le imprese e da dotazioni tecnologiche mirate alla tutela dell'ambiente e al risparmio delle risorse. Sono disciplinate da leggi regionali e l'evento ha rappresentato un'occasione di confronto su differenze e analogie tra le diverse regioni e si è convenuto sull'opportunità di un coordinamento delle politiche di attuazione nei diversi territori.

In particolare è emersa la proposta, da parte delle Regioni, di istituire un Registro delle APEA in modo da fornire informazioni chiare e univoche a operatori economici e cittadini. Tramite un registro sarebbe possibile conoscere in maniera semplice e immediata l'offerta di servizi e infrastrutture eco-innovative disponibili nelle aree ecologicamente attrezzate italiane. Le semplificazioni per le imprese insediate nelle APEA (ad esempio autorizzazioni allo scarico idrico, procedimenti per la gestione dei rifiuti) rappresentano l'altro grande tema che è stato affrontato e che costituisce una sfida per agevolare le attività delle imprese, mantenendo il necessario livello di tutela per l'ambiente. Anche sotto questo aspetto le regioni hanno manifestato unità di intenti, dal momento che la presenza di un gestore unitario delle reti e dei servizi conferisce alle APEA caratteristiche idonee all'ideazione di snellimenti burocratici per le imprese.

Il progetto Eta Beta - la cui partnership è composta da Milano Metropoli, Regione Sardegna, Regione Emilia Romagna, Liguria Ricerche, Ambiente Italia, Conser e l'Istituto per le Tecnologie dell'Andalusia - ha fornito un'opportunità per l'avvio di lavori da parte di un tavolo interregionale, che potrà essere supportato anche dalla Rete Cartesio, il network nazionale per la gestione sostenibile di aree e distretti produttivi, di cui l'Emilia Romagna è regione promotrice. La Regione Emilia Romagna nell'ambito del progetto europeo e delle attività della Rete Cartesio si avvale dell'assistenza tecnica di ERVET, società di sviluppo della regione. Per accedere al sito del progetto e al materiale del workshop www.progettoetabeta.eu
Tommaso Tautonico
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