01/01/2013 - 01:00

La scuola si autofinanzia con la raccolta della carta

Al via il progetto "Raccatta la carta" promosso assieme a Comune e Centro Ricerca Rifiuti Zero. A Lammari e a Marlia genitori e bambini differenziano giornali, riviste e imballaggi delle merende i cui ricavati vengono usati per acquistare materiale scolastico.
In tempo di crisi anche i rifiuti diventano un bene prezioso. E' così che nelle cinque scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di Marlia e Lammari si è pensato di vendere la carta che finisce nel bidone della raccolta differenziata. Il ricavato viene poi reinvestito nell'acquisto di materiale didattico, dalle tempere per colorare i disegni ai dvd per approfondire gli studi. E' quanto prevede il progetto "Raccatta la carta" a cui nelle scorse settimane il Comune di Capannori, il Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori e l'istituto comprensivo "Alessandro Manzoni" di Lammari in collaborazione con Ascit hanno dato il via in forma sperimentale. Si tratta di un'opportunità consentita da una legge nazionale del 2010 che Capannori coglie tra i primi Comuni in Italia. Fino a oggi, infatti, sono solo due le scuole nel Paese che hanno avviato una simile azione.

L'iniziativa è stata presentata questa mattina (martedì) dagli assessori del Comune di Capannori alle politiche educative, Leana Quilici, e all'ambiente, Alessio Ciacci, dal coordinatore del Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, Rossano Ercolini, da Alessandro Bianchi di Ascit, e dal dirigente scolastico Nicola Preziuso. Protagonisti del progetto sono oltre 1000 bambini e i loro genitori che, ogni giorno, muniti di un kit per il "perfetto riciclo" messo a disposizione da Ascit, raccolgono la carta. Così i giornali del papà, le riviste della mamma, i fogli da disegno strappati, le fotocopie venute male e gli imballaggi delle merende finiscono in appositi contenitori dopo essere stati pesati con una bilancia. Una volta a settimana, poi, gli operatori di Ascit ritirano il materiale che viene venduto al consorzio Comieco. Il corrispettivo ricavato viene quindi dato alle scuole.

"Si tratta di un'iniziativa innovativa sia sotto il profilo educativo, sia sotto quello ambientale - afferma l'assessore alle politiche educative, Leana Quilici -. Grazie a questo progetto i bambini diventano consapevoli delle buone pratiche 'verdi', avendo un riscontro concreto delle loro azioni. Sapere che un gioco, un attrezzo o un film è stato acquistato grazie alla carta che loro stessi hanno riciclato li stimola a essere sempre più virtuosi e a insegnare agli altri, anche crescendo, quanto hanno imparato. Dopo questa sperimentazione è nostra intenzione estendere 'Raccatta la carta' agli altri tre istituti comprensivi di Capannori, in modo che gli oltre 4500 alunni e le loro famiglie traggano benefici da questa iniziativa". "Ancora una volta Capannori è tra i primi nel dare avvio a un progetto ambientale che avrà una grande ricaduta positiva sul territorio - afferma l'assessore all'ambiente, Alessio Ciacci -. Per garantire un futuro migliore è, infatti, importante coinvolgere tutta la popolazione in particolar modo le nuove generazioni, che rappresentano il nostro futuro. I vantaggi per la natura sono tangibili; ogni 70 chilogrammi di carta recuperata salverà un albero dall'abbattimento. Ringrazio il dirigente scolastico e Ascit che hanno da subito creduto e condiviso questo progetto del Comune e del Centro Ricerca".

L'avvio della fase operativa del progetto è stata preceduta da una serie di lezioni teoriche e pratiche in cui gli insegnanti dell'istituto comprensivo hanno spiegato ai bambini e ai ragazzi le finalità dell'iniziativa e come funziona la raccolta differenziata a Capannori. Anche "Raccatta la carta" rientra tra le iniziative poste in essere dall'amministrazione comunale per raggiungere l'obiettivo "Rifiuti Zero". Fra queste quella più importante è la raccolta "porta a porta" che dal 2009 interessa tutto il territorio, grazie alla quale si è raggiunto l'82% di raccolta differenziata nel comune, con punte del 90% nelle 8 frazioni dove da gennaio si sta sperimentando la "Tia puntuale" che premia i cittadini che fanno meno conferimenti indifferenziati.
Marilisa Romagno
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