La nanotecnologia in aiuto allo smog e all'inquinamento

Vernici nanotecnologiche e trattamenti per esterni e interni includono già una grande varietà di applicazioni. Vernici come Nansulate dalle spiccate proprietà isolanti, capaci inoltre di interagire a livello molecolare con i materiali trattati modificandone la struttura e conferendo altissima resistenza e robustezza. Ma come funziona la vernice anti-smog?
Le vernici nanotecnologiche anti-smog incorporano nanoparticelle di biossido di titanio, nanomateriale che in sinergia con la luce dei raggi solari innesca un processo fotocatalitico, una reazione chimica che utilizza l'energia dei raggi UV per trasformare gli inquinanti (biossido d'azoto, benzene, ossidi di zolfo, monossido di carbonio e polveri sottili, i famigerati PM10) in sostanza innocue quali sali minerali e nitrati solubili in acqua.
Nanoparticelle di biossido di titanio sono allo stesso titolo impiegate in cementi nanofotocatalitici e speciali pavimentazioni, materiali per altro molto resistenti e a lunga durata d'azione. Test effettuati in Germania hanno mostrato come in questi l'azione disinquinante delle nanoparticelle porti a una riduzione media del 20-30% degli ossidi di azoto, con picchi del 70% senza vento.

Proprietà antismog, antimuffa e cemento autopulente, con nanofotocatalizzatori che mantengono le superfici pulite da depositi organici, potrebbero così anche trovare impieghi in strutture sanitarie, diminuendo significativamente la manutenzione. Ma si può anche pensare all'aggiunta di nanoparticelle a tessuti e stoffe per trasformare tende e zanzariere in eccezionali filtri attivi anti-inquinamento, altro innovativo possibile esempio di nanotecnologia antismog.

Fonte: Nanotecnologiaitalia.it