01/01/2013 - 01:00

La Legge quadro sulle aree protette compie 20 anni

La legge quadro sulle aree protette è stato uno strumento fondamentale per realizzare un sistema diffuso di aree per la tutela della biodiversità, condiviso e partecipato, che interessa attualmente oltre l'11% del territorio nazionale e coinvolge oltre 2.000 comuni. Legambiente: “Occorre seria riflessione per rinnovare il sistema dei parchi in chiave moderna e sostenibile”
"E' bene però aprire una seria riflessione - ha spiegato il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza - su come rilanciare l'esperienza dei parchi e sulle possibilità che un rinnovamento del sistema possa offrire contro la perdita della biodiversità, per incentivare lo sviluppo sostenibile locale e promuovere la green economy. E' chiaro però, alla luce di questi venti anni trascorsi, che esistono diversi punti di questa legge che hanno bisogno di essere rivisti e migliorati perché il sistema di tutela risulti davvero efficace ma soprattutto non ingessante come è accaduto in alcuni casi".

Le aree protette devono, infatti, contribuire di più a fermare la perdita di biodiversità e incidere maggiormente nelle scelte per mitigare il cambio climatico. Per questo, Legambiente sottolinea la necessità di rafforzare il loro sistema attraverso la crescita della percentuale di territorio protetto (oggi all'11%) per raggiungere entro il 2020 gli obiettivi sottoscritti in sede internazionale (17% a terra, 10 mare e coste); di investire nelle aree protette per evitare il degrado del territorio a causa degli incendi boschivi, l'abbandono delle terre e le calamità naturali come le alluvioni; di sviluppare le aree protette per recuperare un ruolo nelle strategie euro-mediterranee di conservazione della natura (Alpi, Appennini, mare e coste).
Marilisa Romagno
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