01/01/2013 - 01:00

La difesa degli ecosistemi porta vantaggi economici

Diverse ricerche dimostrano che la difesa dell'ambiente è un volano per turismo, pesca, agricoltura e molti altri settori. La tutela del territorio rende anche perché limita i danni dei disastri provocati da agenti atmosferici.
Dopo le ripetute sollecitazioni dell'Onu - che da anni evidenzia che la conservazione di mari, foreste, paludi e barriere coralline ha vantaggi economici, oltre che ambientali: sviluppa l'economia oltre a proteggere la biodiversità. Una ricerca di The Economics of Ecosystems and Biodiversity Study (Teeb) ha quantificato la rendita per ettaro dei diversi ambienti. Il più prezioso è la barriera corallina, valutata in 800.000 euro l'anno, considerando lo sviluppo turistico che produce, la sua funzione nella riproduzione delle specie ittiche (implementando così la pesca) e la capacità delle scogliere di proteggere le coste in caso di eventi estremi come maremoti e tsunami. Quest'ultima funzione è risultata evidente durante il drammatico tsunami del dicembre 2004 in Asia meridionale: isole e coste fronteggiate da barriere coralline hanno subito danni molto inferiori a quelle senza protezione, perché le scogliere hanno frenato la forza delle onde anomale.

Segue la palude litorale con 215.000 euro a ettaro l'anno, considerata la sua funzione di filtro ambientale: depura l'ecosistema. Quindi le foreste tropicali, valutate in 15.000 euro annui per ettaro: sono il più importante freno all'effetto serra nonché la banca genetica a cui attinge l'industria farmaceutica. E le acque dolci (laghi e fiumi), calamita turistica e riserva idrica strategica: 8900 euro l'anno per ettaro. Lo United Nations Environment Programme (Unep) ha invece calcolato quanto vale il mare: i benefici prodotti dall'industria del turismo e derivati dagli ecosistemi del Mare Mediterraneo valgono 10.000 euro l'anno per kmq. Più di un terzo di questo patrimonio ambientale è concentrato in Italia, per un valore di circa 9 miliardi di euro. E da alcuni anni le attività di whale watching hanno un fatturato globale superiore all'industria baleniera.

fonte: ecoturismoreport.it
Tommaso Tautonico
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