01/01/2013 - 01:00

L'oro delle Tremiti non è nero

Il vero tesoro delle Isole Tremiti non è il petrolio ma la loro biodiversità e un turismo verde. È l'appello lanciato da CTS, Greenpeace, Legambiente, Marevivo, Touring Club Italiano, Vas-Verdi Ambiente e Società e WWF Italia contro le trivelle che vogliono saccheggiare uno dei territori più belli d'Italia.
 
"Ad un anno dall'incidente del Golfo del Messico e alla luce degli ingentissimi danni che ha provocato sull'ambiente e l'economia del mare e delle coste coinvolte, è impensabile mettere a rischio altre aree marine di interesse ambientale internazionale, come le Isole Tremiti, oggetto dell'interesse di compagnie petrolifere nazionali e multinazionali" scrivono le associazioni ambientaliste in una nota congiunta per ribadire il proprio no alle ricerche di petrolio al largo delle Isole Tremiti.
 
Dopo il disastro causato dalla Deepwater Horizon, l'Italia aveva approvato il decreto legislativo 128/2010 proprio per proteggere il Mare Nostrum da possibili disastri ambientali.
Con questa concessione, però, sembra fare un pericoloso passo indietro.
Per ora il permesso concesso alla compagnia irlandese Petroceltic Elsa è solo di ricerca ma rappresenta pur sempre un precedente che potrebbe presto aprire la strada all'estrazione di petrolio in questo tratto di Adriatico. 
 
"Anche se il Ministro Prestigiacomo ha fornito tutte le rassicurazioni del caso - continua la nota -, il provvedimento apre la strada all'estrazione di petrolio nel basso adriatico, con tutti i rischi che comporta non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico.Quanti e quali turisti sceglierebbero di passare le vacanze sulle Isole Tremiti sapendo di passare l'estate in un mare costellato di trivelle?".
Il turismo rappresenta un'importante leva economica locale nonché l'unica realmente inesauribile e questo provvedimento lo minaccia seriamente.
 
"Con la stessa convinzione con cui abbiamo apprezzato la coerenza e la determinazione del Ministero dell'ambiente nel procedere concretamente per la tutela del mare italiano, istituendo zone di interdizione alle attività di ricerca, prospezione e coltivazione di petrolio in mare, - concludono le associazioni - chiediamo che il Ministro Prestigiacomo faccia presto un passo indietro. Per questo aderiamo alla manifestazione di Termoli, insieme a tutti quei cittadini che si oppongono con forza a questa scellerata decisione".
Lisa Zillio
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