01/01/2013 - 01:00

L'Oreal per l'ambiente: ecco il primo stabilimento sostenibile

La nota azienda cosmetica francese, L'Oréal, ha inaugurato a Settimo Torinese, Torino, il primo stabilimento al mondo in grado di azzerare le emissioni di CO2. Entro il 2013 l'edificio verrà dotato di impianti alimentati da energie rinnovabili ed entro il 2015 sarà in grado di produrre energia autonomamente, senza emettere fumi inquinanti.
L'obiettivo è di avviare un processo di adeguamento della struttura per garantire il totale rispetto dell'ambiente e di tutti coloro che lavorano all'interno dello stabilimento.

L'importanza attribuita alle nuove regole della sostenibilità è ormai riconosciuta da molte altre grandi imprese, sempre più attente ad intraprendere azioni legate alla responsabilità sociale d'impresa. Negli ultimi anni, numerose sono state le catastrofi naturali che si sono abbattute sul nostro pianeta e, spesso esse sono derivate dalla non curanza con cui noi stessi sfruttiamo le risorse a nostra disposizione: l'inquinamento, in tutte le sue forme, è la prima causa di ribellione della Terra.

Il progetto nasce dalla una stretta di mano tra Pianeta e il comune di Settimo Torinese. Pianeta è una ESCO, Energy Saving COmpany, ovvero un'azienda che si occupa di efficienza energetica, accreditata dalla AEEG, l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas. L'impegno di Pianeta si concretizzerà nella costruzione di una centrale per la conservazione del calore, prodotto da pannelli solari. Questi ultimi produrranno energia grazie alla tecnologia Csp (Concentrating Solar Power), detta anche sistema solare termodinamico a concentrazione: i pannelli cattureranno i raggi solari, saranno trasformati prima in energia termica, poi in energia elettrica, e, successivamente, l'energia prodotta verrà conservata nella centrale. Oltre alla centrale di conservazione verrà realizzata anche la centrale a biomasse, che utilizzerà materiale da smaltire per produrre energia. Così lo stabilimento, in poco più di due anni, sarà in grado di rendersi autonomo e di eliminare totalmente l'emissione di gas serra.

Ancora una volta è l'unione che fa la forza, è l'incontro tra il pubblico e il privato che rende possibili opere di questa entità. Un bell'esempio di speranza per il futuro della terra e, soprattutto, di diffusione di una responsabilità sociale che deve essere condivisa da tutte le realtà aziendali.

(autore: Maria Galluzzo)
Redazione
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