01/01/2013 - 01:00

L'acqua nascosta nei carrelli della spesa

Quanta acqua serve ai pomodori? È la curiosa domanda che si sono posti Mutti e WWF nel momento in cui hanno deciso di calcolare l'"impronta idrica" complessiva dell'intera produzione aziendale, dalla coltivazione del pomodoro al prodotto finito.
 
Per produrre un chilo di pomodoro fresco ci vogliono 156 litri di acqua, per una bottiglia di passata Mutti da 720 gr (compresi contenitore ed etichetta) ce ne vogliono 172 litri, mentre si arriva a 223 litri per un barattolo di polpa da 400 grammi. 
Più in generale sappiamo che sono necessari 200 litri di acqua per "produrre" un uovo, 900 per un chilo di patate, 3400 per un chilo di riso e fino a 2.400 litri per un hamburger da 150 grammi.
 
Quest'indagine, condotta da Mutti grazie al supporto scientifico del WWF e del Dipartimento di Ecologia Forestale della Facoltà di Agraria dell'Università della Tuscia (Viterbo), dà il via a un percorso di riqualificazione della produzione aziendale all'insegna della sostenibilità. 
Oltre all'impronta idrica, infatti, è stata quantificata anche l'impronta di carbonio della propria attività produttiva, secondo il GHG Protocol, il protocollo internazionale messo a punto dal World Resource Institute. 
Attraverso il calcolo della Carbon Footprint e l'analisi delle potenzialità di riduzione dei consumi di energia e combustibili fossili da parte degli impianti di produzione, Mutti stabilirà degli obiettivi di riduzione anche per questa impronta, che permetteranno di migliorare le performance ambientali e l'impatto complessivo che i suoi prodotti avranno sull'ambiente. 
 
Da oggi, inoltre, tutti potranno calcolare l'impronta idrica delle proprie scelte alimentari grazie al nuovo "Carrello della Spesa virtuale", online sul sito del WWF .
Attraverso questa piattaforma, i consumatori potranno acquistare virtualmente frutta, verdura, carne, pesce e altri prodotti, ricevendo alla cassa uno "scontrino" che riporterà l'impronta idrica e di carbonio dei propri acquisti, insieme a consigli su come ridurre il proprio impatto ambientale scegliendo menù "green" a basso consumo di acqua e CO2.
Per pomodori e prodotti derivati, il carrello si avvale delle misurazioni originali derivanti dallo studio effettuato da Mutti e WWF. 
 
Lisa Zillio
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